Bastia

A Bastia un focolaio di salmonellosi a scuola: chiuse le mense

il primo intervento il 4 ottobre, la Asl indaga su strumenti e alimenti delle cucine

Bloccati anche alcuni centri di cottura dei cibi per gli istituti scolastici del territorioBASTIA UMBRA Un focolaio di salmonella ha colpito il comune di Bastia. Sarebbero almeno 14 i casi accertati secondo quanto riferito dall’Asl al sindaco Erigo Pecci. Si tratta in gran parte di bambini. L’infezione potrebbe essere stata contratta attraverso il cibo a scuola. La situazione ha portato alla chiusura temporanea di alcuni centri cottura e punti di distribuzione nelle scuole, come deciso dal dipartimento di igiene alimentare dell’Asl. Le mense interessate sono state sospese, con la chiusura del centro cottura della scuola Pascoli e dei punti terminali di sporzionamento nelle scuole dell’infanzia e primaria di Costano, XXV Aprile, Borgo, Don Bosco e del nido San Lorenzo. Esclusi dalle chiusure il nido di via Pascoli e le scuole di Ospedalicchio.Il sindaco Pecci, in un intervento in apertura del consiglio comunale di giovedì, ha fatto il punto sulla gestione dell’emergenza: «Ci siamo mossi tempestivamente in concerto con Asl, scuole e la cooperativa che gestisce le mense per attuare tutte le misure necessarie a contenere l’infezione e garantire la sicurezza di bambini e operatori scolastici». L’Asl ha avviato analisi su alimenti e strumenti utilizzati nelle cucine per determinare l’origine della contaminazione e identificare il ceppo specifico di salmonella, una famiglia di batteri che comprende oltre 2.500 varianti. La chiusura delle mense è stata disposta non appena confermata la presenza del batterio, dopo un primo intervento di sanificazione preventiva già effettuato il 4 ottobre. Nell’attesa di ulteriori sviluppi, l’amministrazione comunale ha assicurato che le scuole restano aperte e che verranno forniti pranzi al sacco preparati in strutture esterne al centro cottura chiuso.«Abbiamo evitato allarmismi ha sottolineato il sindaco ma siamo intervenuti prontamente per garantire la salute dei bambini e la sicurezza delle famiglie. Continueremo a monitorare la situazione e a informare costantemente la cittadinanza».Il sindaco ha inoltre ricordato che la chiusura delle mense ha coinvolto esclusivamente il centro di cottura Pascoli e alcune scuole, ma non tutti gli istituti. Le famiglie saranno tempestivamente aggiornate su eventuali ulteriori sviluppi, mentre le autorità sanitarie continueranno a indagare per individuare l’origine dell’infezione e prevenire nuovi casi.Sulla vicenda prende posizione l’ex sindaca Paola Lungarotti: «Se è vero che parliamo di “epidemia”, comunicarlo giovedì sera in consiglio comunale, tra le varie ed eventuali del sindaco alla stessa stregua di una festa paesana, è gravissimo. Questa situazione avrebbe meritato una conferenza stampa, oppure dei video informativi, o, più semplicemente, la convocazione con urgenza dei genitori. Appurare meglio come sono andate le cose e intraprendere le opportune azioni è doveroso al fine di non rimettere a repentaglio la salute degli studenti e del personale scolastico».«In questi giorni – assicura il sindaco Pecci – insieme all’assessora Elisa Zocchetti e alla responsabile del settore Servizi alla persona Giusy Anatra, ci siamo mossi tempestivamente di concerto con i soggetti interessati (Asl, scuole, cooperativa del servizio mensa) per attivare tutte le misure necessarie al contenimento dell’infezione e a garantire la sicurezza dei bambini, delle famiglie e degli operatori scolastici evitando di creare allarmismi».Massimiliano Camilletti

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