Da oggi a domenica ad “Agriumbria” mostre, seminari, concorsi, aste di razze di elevato livello genealogico
Tre giorni dedicati all’approfondimento e alla conoscenza del bestiame
Bastia Umbra -Taglio del nastro oggi ad Umbriafiere di Bastia Umbra per “Agriumbria 2011” con il tutto esaurito degli spazi espositivi, a conferma del fatto che la manifestazione ha consolidato negli anni un ruolo di grande interesse per gli operatori economici che trovano in questo appuntamento primaverile un’opportunità imperdibile per valutare il quadro generale del livello di selezione e di miglioramento della zootecnia e dell’elevata evoluzione raggiunta nei mezzi tecnici per l’agricoltura e nell’impiantistica agro-alimentare. La quarantatreesima edizione, con lo slogan “Con i piedi per terra”, ha lo scopo di richiamare l’attenzione sul reale stato di salute del settore agro-alimentare, della zootecnia e dell’ambiente, con l’obiettivo di verificare le potenzialità produttive e organizzative del tessuto strutturale ed economico delle aree agricole che dovranno procedere alla riconversione colturale del 2013, a seguito della nuova riforma della Pac. La manifestazione si propone insomma, anche in questa edizione, come un evento che nel corso degli anni ha saputo assumere in maniera eccellente il ruolo di interprete delle aspettative del mondo rurale sempre più alla ricerca di un’adeguata valorizzazione del-le risorse agricole.
I PROTAGONISTI
La zootecnica sarà ancora una volta la protagonista della rassegna con mostre, concorsi ed aste di specie e razze di elevato livello genealogico.
“La qualificata partecipazione alla manifestazione di capi bovini, suini, ovicaprini ed equini – afferma il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – è la testimonianza delle potenzialità del patrimonio zootecnico italiano utilizzato ancora oggi come base genetica per il miglioramento di specie e razze nei diversi continenti, e pertanto – prosegue Lazzari – è opportuno che questi risultati non vengano resi inutili dai drastici tagli nei finanziamenti pubblici destinati al settore. Agriumbria costituisce quindi l’opportunità per ridefinire interventi ed iniziative fondamentali per affrontare la situazione di precarietà del settore chiamato, inoltre, a riportare in una corretta informazione i messaggi mediatici che ripetutamente vengono fatti sul consumo delle carni rosse nell’alimentazione che, secondo alcuni nutrizionisti, possono provocare effetti non salutistici’”.
LE GIORNATE
La XXVI mostra nazionale dei bovini di razza chianina rappresenta l’appuntamento principale delle giornate di Agriumbria. Il consorzio produttori carne bovina pregiata delle razze italiane (Ccbi) con il marchio “5R” presenterà il laboratorio di sezionamento e macelleria mobile realizzato su automezzo che svolgerà, per conto dell’allevatore, la sezionatura del capo direttamente in azienda, e concorderà con il consorzio stesso una “giornata di vendita” sia di carne che di altri prodotti agricoli dell’azienda. Di grande importanza sarà anche la XIV mostra interregionale dei bovini di razza frisona italiana e la quarta mostra mercato dei riproduttori maschi delle razze ovine e caprine da latte. I saloni specializzati Oleatec (olivicoltura), Enotec (enologia), e Bancotec (industria alimentare), consenti-ranno di avere un quadro generale sull’evoluzione tecnologica che caratterizza la meccanizzazione e l’impiantistica di tre settori portanti dell’economia agro-industriale. Nel corso del-la “tre giorni” di Agriumbria si svolgeranno inoltre tante iniziative di carattere divulgativo sul tema della prevenzione degli infortuni, con la partecipazione di Unacoma ed Enama.
GLI ORARI
Gli stand saranno aperti da oggi a domenica con orario continuato dalle 9 alle 19.
di VERONICA ACQUISTA
I CONVEGNI
Esperti a confronto sul futuro dell’agricoltura
BASTIA UMBRA – Nella prima giornata di Agriumbria (oggi),il calendario prevede la conferenza internazionale alle 9,30 sul tema: “Quale futuro per l’agricoltura europea dopo il 2013?”; conferenza alla quale parteciperanno esponenti della Commissione europea e delle organizzazioni professionali
comunitarie i cui lavori verranno conclusi dal presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi. Sempre alle 9,30 ci sarà il convegno organizzato dall’Ente nazionale meccanizzazione agricola in collaborazione con la Regione Umbria, sul tema:“Il controllo funzionale delle macchine irroratrici: stato
dell’arte e prospettive”. Alle 15, il 3 A Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria, organizza un seminario sulla “Biodiversità in Umbria: protagonisti a confronto”. In contemporanea la Coldiretti Umbria organizza il convegno “Dall’agricoltura l’energia per gli enti locali”: un progetto europeo
al servizio della società, i cui lavori saranno conclusi dal Presidente della Coldiretti Umbria, Albano Agabiti. Sempre alle 15 il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura illustra il progetto Remai che riguarda le “Tecnologie alimentari per la riduzione dell’impatto ambientale da azoto
negli allevamenti intensivi italiani”.La mattina di domani sarà riservata al convegno “La filiera zootecnica del lino per la preparazione di funcional foods” organizzata dal 3A Parco tecnologico, che inizierà alle 9,30. Alle 16 inizieranno le manifestazioni organizzate per la celebrazione del 50° anniversario della fondazione dell’Associazione nazionale bovini da carne italiani con il convegno sul tema “Le razze bovine italiane da carne negli scenari della nuova
Pac: beni pubblici, sviluppo rurale, sicurezza alimentare”. Temi,insomma, di grande attualità che docenti universitari e rappresentanti nazionali degli allevatori affronteranno mettendo in evidenza luci ed ombre del settore zootecnico da carne.
GEMELLAGGIO
Italia unita in nome dei prodotti della terra
BASTIA UMBRA – In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia è stato promosso un accordo fra tre importanti fiere agricole a livello nazionale. Per il nord Italia è stata scelta la “Fiera nazionale della meccanizzazione agricola”di Savigliano, per il centro la scelta è ricaduta su “Agriumbria”a Bastia Umbria e per il sud “Agrem” di Vittoria.L’accordo porterà ad un gemellaggio nazionale, “Agri-cultura”,patrocinato da Enama (ente nazionale meccanizzazione agricola) che ha come obiettivo principale quello di costituire per il futuro un percorso qualificato per gli operatori del settore in cui l’Enama stessa promuoverà le sue iniziative per una migliore gestione possibile del parco macchine aziendale.Grande attenzione all’interno del progetto di gemellaggio nazionale sarà riservata alla sicurezza degli operatori, dell’ambiente e, chiaramente, delle produzioni agrarie che finiranno sulle tavole dei consumatori.
LA RICETTA
Tagliata di manzo con rucola e scaglie di grana
BASTIA UMBRA – La tagliata deve il suo nome al taglio che si fa a fine preparazione al pezzo di carne che di solito è un filetto o controfiletto di manzo spesso almeno 4/5 cm e cotto su una piastra facendo in modo che la carne sia ben cotta all’esterno e poco all’interno.Ingredienti: 500 gr. di controfiletto di manzo, 1 fascetto di rucola, 50 gr. di grana a scaglie,sale, pepe, olio extravergine di oliva, aceto balsamico.Preparazione. Far scaldare in una padella un filo d’olio extravergine d’oliva, mettere il controfiletto e farlo rosolare uniformemente 2 minuti circa per lato. Salare il controfiletto a fine cottura, trasferirlo su un tagliere e tagliarlo a fette di circa 1 cm.. Lavare la rucola,asciugarla e disporla nei piatti da portata in modo da creare un letto e condirla con l’ aceto balsamico. Adagiare le fette di tagliata sul letto di rucola. Ricoprire con le scaglie di grana.Infine condire con un filo di olio extravergine di oliva a crudo,regolare di pepe, sale.
CURIOSITÀ
La chianina era già conosciuta più di 2000 anni fa
BASTIA UMBRA – La chianina, una razza bovina autoctona di Toscana ed Umbria, è una razza di antichissime origini, conosciuta da più di 2000 anni.
Fu già citata da Plinio il Vecchio e altri autori latini ed era utilizzata come razza da lavoro da Romani ed Etruschi.Per il suo candido mantello, inoltre, era utilizzata nei cortei trionfali e nei sacrifici alle divinità. Allevata originariamente in Valdichiana (da cui il nome),ha sempre avuto una duplice attitudine: quella da lavoro e quella per la produzione di carne. Ma è sempre stata utlilizzata soprattutto per il primo scopo.A partire dal secondo dopoguerra però, con la meccanizzazione dell’agricoltura,il suo utilizzo come animale da lavoro è stato quasi completamente abbandonato,
fino a rischiare addirittura la scomparsa totale proprio nel suo territorio d’origine.Soltanto la passione di qualche allevatore ha tutelato questo importante patrimonio genetico, economico e culturale, puntando sul valore delle sue carni.Per questo motivo il processo selettivo è stato orientato sia verso la precocità di sviluppo del bovino stesso che al maggiore rendimento delle sue carni,soprattutto dei tagli più pregiati (in special modo all’accrescimento della regione dorso-lombare, dalla quale si ottengono le rinomate bistecche alla fiorentina).