Reportage.   Matteo: “In vacanza con lui, non vedo l’ora”. Luca: “E’ un mito”. Armando: “Sì, ma io ero più forte…”
A tu per tu con gli amici del giocatore conteso da Juve e Inter

Andrea Ranocchia, 21 anni, è nato a Bastia Umbra. Si mette in luce a 18 anni, stagione 2006-07 in serie B, ad Arezzo. L’anno seguente è titolare in C1 con gli amaranto. Viene poi ceduto in comproprietà al Genoa che lo gira in prestito al Bari in E. Con Conte vince il campionato (17 presenze e 1 gol). Il Genoa lo riscatta interamente ma lo lascia in prestito sempre al Bari. Il 23 agosto 2009, esordisce in serie A nella partita Inter-Bari (1-1). Il 18 ottobre, a Verona, realizza il suo primo gol in serie A (Bari-Chievo 2-1). Ha esordito con l’Under 21 di Casiraghi a 19 anni, nell’amichevole Italia-Francia (2-1) del 2007. Lippi lo tiene d’occhio per la Nazionale, Juve e Inter se lo contendono. Noi siamo andati a Bastia dove torna sempre ogni lunedì…
BASTIA UMBRA – Fisicamente -è risaputo – c’è un solo bastiolo in serie A, è Andrea Ranocchia, punto di forza del Bari di mister Ventura. Con la fantasia e soprattutto con i propri cuori, sono tanti invece i coetanei di questo giovane ma già famoso giocatore che vi giocano al suo fianco; sono gli amici di una vita. Sì, perché, Ranocchia è restato quel ragazzo di sempre, umile e sereno. Perciò, appena gli impegni calcistici glielo permettono, torna volentieri fra la sua gente come se niente fosse. Il successo nel suo caso non gli ha dato alla testa e nemmeno le tante voci di mercato che circolano con insistenza in questo periodo. Sicuramente se il compianto cantautore Giorgio Gaber fosse ancora in vita e abitasse a Bastia sarebbe costretto a modificare quel suo noto brano che raccontava di un soggetto che si dava tante arie al solito bar solamente perché era una riserva di serie A. Andrea Ranocchia invece è titolare e frequenta ancora la solita pizzeria, ritrovo di tantissimi giovani locali. Ed ecco chi sono alcuni dei suoi tanti amici: Armando Teatro, fantasista del Palazzo: “Tecnicamente io sono molto più forte – afferma – Andrea è cresciuto con noi ed è come se avesse fatto carriera insieme a me. E’ il nostro orgoglio”. Andrea Di Martino ,ex portiere promessa del Bastia Calcio dice: “Con Andrea ho iniziato a giocarci nel cortile della scuola materna, poi insieme abbiamo fatto tutta la trafila nello stesso settore giovanile fino a che le nostre strade si sono divise, lo prese il Perugia”. Matteo Benedetti: “Tante volte ci è capitato di andare in vacanza insieme, la prossima estate dovremo scegliere un posto dove passerà inosservato, altrimenti addio relax”. Edoardo Fioriti: “Nonostante Bari è cosi lontana durante la settimana ci sentiamo ogni giorno, attraverso il telefonino o internet. Mi racconta lo stato d’animo che vive e che prova alla vigilia di grandi sfide. Mi è capitato più volte di essere suo ospite a Bari e insieme ai mie amici abbiamo toccato con mano quanto Bari sportiva lo apprezza e lo stima”. Michele Cicognola, difensore centrale del Pianello ed Emanuele Sdringola, pari ruolo nel Bastia ci scherzano: “Ogni volta che torna fra noi gli diamo delle dritte su come marcare Gilardino e Pazzini” e giù una fragorosa risata di gruppo. Federico Pelagatti, portiere della juniores dell’Angelana: “Sogno un giorno di potergli chiamare i movimenti stando in porta e lui al centro della difesa”. Nel frattempo è arrivato anche Luca Tomassini uno dei portieri del Foligno in Prima Divisione: “Andrea è un mito sono contento che sia arrivato così in alto lo merita ampiamente”.”Anche tu però Luca non scherzi”, dicono con forza i suoi amici e Andrea ride. Al Bari e soprattutto alla difficile sfida con il Siena c’è tempo per pensarci, gli amici sono amici e resteranno tali per sempre. Ecco uno dei tanti segreti di un ragazzo, che non dimenticherà mai le sue origini.
Leonello Carloni

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