Bastia

A Bastia è guerra ai piccioni

La giunta Lombardi aumenta lo stanziamento per la tutela dell’igiene ambientale


Centro storico infestato dagli escrementi
Il mangime servir ad impedire l’ovulazione
Mais antifecondativo cono i pennuti: 4mila euro l’anno dal Comune


LUIGI GATTO


BASTIA UMBRA – Il Comune non abbassa la guardia contro i piccioni che con i loro escrementi infestano il centro storico. Per non vanificare i risultati sin qui raggiunti nella riduzione della popolazione dei colombi ha integrato infatti lo stanziamento di fondi destinati alla “tutela dell’ambiente” di ulteriori 800 euro con prelievo dal fondo di riserva (i 4mila euro sin qui stanziati sono stati interamente utilizzati).
I fondi serviranno all’acquisto di mais per uso zootecnico per la somministrazione alle colonie di colombi alimentati con mangime antifecondativo. Il problema dei piccioni, anche se non drammatico come qualche anno fa, continua a penalizzare l’igiene urbana nonostante il Comune stia facendo la sua parte: ha infatti provveduto alla bonifica dei vari punti di ricovero dei colombi ed al posizionamento di dissuasori metallici su alcuni edifici di sua proprietà, quali l’ex chiesa di Sant’ Angelo, l’antica porta di Sant’Angelo e la torre civica di via del Teatro. Al contempo però è indispensabile la collaborazione di tutti i cittadini, i quali sono tenuti a rispettare alcune regole: non fornire alimenti ai piccioni, trattare correttamente i rifiuti domestici, bonificare i siti di nidificazione e ricovero, controllare la corretta chiusura dei sottotetti. Il mangime servirà ad inibire l’ovulazione dei colombi, potenziali portatori di diverse malattie infettive trasmissibili all’uomo, come l’ornitosi, la salmonellosi, la toxoplasmosi ed altre parassitosi, alle quali va aggiunto il pericolo di infezioni da borellia trasmesse dalle zecche. Nei rifugi dei colombi si possono accumulare sorprendenti e pericolose quantità di guano, piume, vecchi nidi e carcasse, facile ricettacolo per altri ospiti poco desiderabili come zecche e topi. La presenza del guano accelera i fenomeni di disgregazione lapidea e favorisce l’insediarsi di microrganismi come le muffe, con conseguenze che possono essere gravissime ed irreversibili per i fabbricati di particolare pregio architettonico. Inutile aggiungere che il degrado causato dagli escrementi dei piccioni rappresenta anche un grave handicap per possibili insediamenti nell’area di nuove attività commerciali ed artigianali.

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