Non è mai stato nostro interesse alimentare la polemica generatasi attorno alla revoca delle deleghe assessorili alla Dott.ssa Degli Esposti. Le forze politiche, in questa fase più che mai, hanno il dovere di concentrarsi sul programma elettorale nell’interesse della città. Per questo motivo non accetteremo provocazioni e non perderemo inutilmente tempo nel rispondere ai pretestuosi comunicati stampa dei nostri competitor.
La Lega di Bastia Umbra e Lista Civica Degli Esposti Sindaco intendono approcciare la prossima tornata elettorale su tre imprescindibili capisaldi valoriali: collegialità, confronto e partecipazione.
Per esercitare un corretto ascolto delle legittime istanze dei cittadini occorre andare oltre i personalismi e i protagonismi che caratterizzano la politica in genere e che si sono troppo spesso palesati anche nella nostra Bastia.
La polemica deve necessariamente lasciare spazio alla proposta.
La riflessione dalla quale partire si concretizza in un semplice quesito: si è davvero registrato in città il cambiamento di cui Bastia necessita?
Per quale motivo il PRG tarda a venire? Perché si è voluto dare precedenza ai singoli piani urbanistici? E ancora, perché all’interno dei medesimi si sono volute forzosamente inserire opere pubbliche che avrebbero avuto un percorso più agevole se lasciate svincolate da un’urbanistica in chiara difficoltà per evidenti congiunture economiche poco favorevoli? Perché ingessare un intero settore quando sarebbe stato sufficiente disporre di progetti pronti all’utilizzo nel momento in cui si fossero resi disponibili finanziamenti di varia natura?
La città merita una risposta ed è partendo dalla presa di coscienza di questi dati incontrovertibili che occorre lavorare nell’ottica di una svolta politico-amministrativa capace di rimettere la città e il cittadino al centro delle decisioni per favorire l’interesse della collettività. Saranno pertanto questi i presupposti sulla base dei quali la lista civica Degli Esposti Sindaco e la Lega di Bastia svilupperanno le proprie proposte che verranno presto portate all’attenzione della cittadinanza nello spirito dell’ascolto e del confronto con la medesima.
Non possiamo continuare a fare in modo che siano in pochi a prendere le decisioni che interessano i più. Il concetto stesso di rappresentatività impone che i pochi investiti dell’onere di esercitare la sovranità popolare stabiliscano un dialogo serio e costruttivo nei confronti di chi gli ha conferito fiducia. Farsi carico dell’onere di amministrare senza perdersi nella vana e poco produttiva ricerca di gloria personale: è dunque questo il punto di partenza di un nuovo percorso politico-amministrativo.
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