Bastia Resta aperto il dibattito sulla presenza delle new slot all’interno delle strutture cittadine
BASTIA – La “guerra” dei videopoker continua. E l’incontro promosso lunedì dal sindaco Stefano Ansideri non è servito a indicare la strada del compromesso fra Amministrazione e circoli. Anzi.
“La gestione dei nostri circoli è destinata a morire in forza dell’etica pubblica perseguita dall’Amministrazione che vede il sindaco, in relazione ai centri sociali, disapplicare alcune norme di legge e attuare persino una politica ‘contro l’ideale del partito nazionale’, che appoggia e garantisce il gioco tramite new slot”. Questo l’allarme espresso in comunicato da Circolo Arci Cipresso, Circolo Arci XXV Aprile, Circolo Arci Borgo 1° Maggio. I circoli parlano di “erroneo messaggio della dipendenza dei minori da new slot – vietate come noto ai minorenni –, ma anche sul caso di Empoli che Ansideri cita maldestramente come esempio di divieto di gioco tramite new slot (è invece stato regolamentato solo l’orario di somministrazione del gioco tramite detti apparecchi) a dire del sindaco dovrebbe partire dai centri sociali ‘perchè da qualche parte si deve pure iniziare’, per arrivare ad adottare provvedimenti di limitazione e riduzione del gioco tramite new slot anche negli esercizi privati quali bar, sale da gioco e circoli privati”.
La situazione è insomma lontana da una soluzione e il faccia a faccia resta ancora aperto. “Nella nostra battaglia – spiegano i circoli -, non c’entra la politica ma solo la riaffermazione della nostra libertà di autoregolamentazione”. Come a dire che l’ascia di guerra non va sotto terra. Insomma, come concludono anche i circoli: “Ai posteri l’ardua sentenza”.
Se per campare c’è bisogno di “macchinette mangiasoldi” E’ IL CASO CHE I CENTRI SOCIALI VENGANO CHIUSI.
Tutto si può sopportare: la gestione ” BIRICHINA ” i resoconti ” BALLERINI “, la scuola ” COMUNISTA “, ma è impensabile sfruttare i ” FISSATI DEL GIOCO “, per poter incamerare dei denari che provengono un concetto ” BACATO ” di vita sociale e aggregativa.
Piena condivisione, se un “centro sociale” ( ma poi non sono neanche questo ) si finanzia con i vizi e le ” malattie ” ( questo è il gioco d’ azzardo ) delle umane debolezze, è bene che queste strutture si chiudano.
La lOro funzione dovrebbe aiutare la vita quotidiana dei cittadini, non alimentarne le difficoltà.
LA BATTAGLIA DEL P.D. E’ INUTILE ED ANCHE UN PO’ PERICOLOSA.
QUESTI GESTORI….SONO INCREDIBILI, QUASI PATETICI, … NON SI VERGOGNANO DI INSISTERE SUL FATTO CHE SICCOME CERTI “GIOCHI” SONO LEGALMENTE PERMESSI SI DEBBA CONTINUARE A CONSIDERARE GIUSTO E NECESSARIO IL REDDITO DA “MACCHINE MANGIASOLDI”….
non so chi è più patetico se uno che si chiama macchia nera e difende a spada tratta decisioni altrui o chi investe soldi propri e finanzia la collettività…legga le percentuali delle entrate dell’erario e poi parli con cognizione di causa. riguardo a quanto ha scritto nei suoi numerosi interventi spero che venga fatta chiarezza….e moderato il dibattito…
Ritengo che questa volta il Sindaco Ansideri abbia fatto CENTRO!!
Giustissimo togliere i videopoker dai centri sociali, anni indietro lo chiedemmo anche noi ai vecchi amministratori ma nessuno ebbe il coraggio!!
Ritengo paradossale il fatto che ci sia chi urla la chiusura dei centri sociali, sarei disposto a prenderne uno in carico con i colleghi del COMITATO “… PER L’ABRUZZO” senza alcun tipo di gioco d’azzardo, senza alcun “DIPENDENTE” irregolare ma solo gestito da noi e tutti gli utili ridistribuiti per il quartiere,
CARO SINDACO ACCETTERESTI LA SCOMMESSA?
FABIO DI CARLO