“A pensar male si fa peccato ma forse ci si azzecca! E ci si attacca agli specchi, anzi in questo caso agli alberi. Ringrazio tutti coloro che mi attribuiscono “autorità” così determinanti, tali da valicare gli ambiti di competenza  per decidere, come Assessore alla Cultura, dove posizionare degli alberi che rappresentano una simbolica, ma non per questo riduttiva, memoria di coloro che persero la vita per la libertà, la Nazione, il bene comune.

In realtà non è stata  mia volontà  la decisione del posizionamento degli alberi, ma il frutto di valutazioni fatte sulla base di relazioni fatte dai tecnici afferenti al settore comunale  specifico di riferimento. Quindi, una cosa è rispondere delle scelte culturali, altra cosa – e non è di mia pertinenza – è valutare tecnicamente una situazione. D’altro canto se non fosse così verrebbe meno la funzione di una Giunta Comunale costituita da più persone che nell’insieme decidono in maniera coesa e collaborativa le scelte per la propria città e questo è quello che accade nella nostra Giunta.

Cercando però sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno (e non mezzo vuoto) sono io  ora a domandare allo scrivente PD: ma vale più la forma o la sostanza? Cioè, è’ il concetto che dobbiamo guardare – cosa quegli alberi simboleggino – o la forma – cioè dove debbano quegli alberi essere posizionati?

Quando i tigli, esattamente 5 e non 4, furono rimossi perché malati e pericolanti (soprattutto quello a fianco del cancello della scuola primaria), provocarono una reazione emotiva ed affettiva nei costanesi, dispiaciuti della perdita dei simboli tangibili della loro storia personale e umana.  Ricordo bene le polemiche in merito al taglio degli alberi, contro un’Amministrazione che veniva ritenuta “colpevole” di quello che era stato “letto” da alcuni come un atto di offesa verso i costanesi.

In realtà, anche in quella circostanza non fu  una decisione politica ma tecnica (ribadiamo, alberi malati e pericolanti) quella che era stata presa, ben lo spiegarono gli amministratori comunali in vari interventi. Posso quindi dire  che  questa Amministrazione  è sempre stata consapevole di voler ripristinare gli Alberi di Tiglio simbolo della memoria dei Caduti. E’ sembrato opportuno, per tale necessità,  far coincidere la data con  la commemorazione del Centenario della fine della Grande Guerra, non potendo allora prevedere   le difficoltà alle quali obbligatoriamente dobbiamo oggi attenerci.

I 5 tigli saranno così posizionati: tre nel giardino della scuola primaria e dell’infanzia e due nel parco della Scuola di Musica. Potevamo non farlo, ma perché? Piantumarli ha comunque ragioni nobili: perché si ristabilisce il legame con la storia, con gli affetti, con il passato ma anche con il presente per coloro che sono parenti diretti o indiretti dei soldati caduti in guerra che simbolicamente “rivivono” in altra forma; per gli studenti che considereranno quei tigli non solo ombra e ristoro nelle giornate di calura estiva, ma memoria e, per questo, rispetto e salvaguardia. I docenti sapranno trasmettere sentimenti di affetto e memoria. Non credo proprio che la Comunità di Costano sia scontenta nel pensare i propri tigli dentro le scuole, microsistema educativo nel macrosistema sociale della comunità costanese. Anzi, se ritiene che si ricordino i propri defunti della Prima Guerra Mondiale con la prospettiva del futuro, perché a questo servono i tigli, non può non condividere questa collocazione negli spazi scolastici: è con la scuola che le basi del vivere civile e democratico si formalizzano in un disegno comune.  E queste scuole sono frequentate dai loro bambini, nipoti, pronipoti.

Per coloro che attribuiscono un valoro storico a questi cinque tigli, e non solo (il valore storico non basta a chi ha subito le perdite dei propri cari), riaverli e rivederli non può che essere segno di un rispetto ripristinato: sapranno comprenderne le ragioni della diversa collocazione.  I marciapiedi poi saranno chiaramente oggetto di manutenzione in un prossimo futuro, dopo aver evaso gli impegni già in programma, sempre nella realtà costanese.

L’Amministrazione Comunale, tra l’altro, anche nei riguardi degli olivi dedicati ai caduti della Seconda Guerra Mondiale ha avuto la medesima sensibilità: nella scorsa primavera negli spazi scolastici sono stati piantumati tre olivi in sostituzione di quelli rimossi, sempre per malattia, con una cerimonia semplice ma fortemente significativa alla presenza anche della minoranza.

Colgo l’occasione per rinnovare alla Cittadinanza che vorrà partecipare in modo propositivo, l’invito per domenica 21 ottobre, Giornata della Rimembranza e  Festa degli Alberi, ore 10.00 a Costano, in Viale della Rimembranza”.

 

Assessore alla Cultura e Politiche Scolastiche

                                                                                                    Paola Lungarotti

 

 

 

Bastia Umbra, 18 Ottobre 2018                                            Ufficio Stampa del Sindaco

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