Il consigliere Udc Lunghi sul Centro studi Turismo: “Per rilanciarlo servono commesse, non l’elemosina”
A fine seduta arriva il via libera al contributo una tantum di 30mila euro
di SILVIA BARTOCCI FONTANA

PERUGIA – La discussione del secondo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale, svolto ieri sera, relativa alla variazione di bilancio, per un contributo in favore del Centro studi Turismo è stata sollevata dal consigliere dell’Udc Antonio Lunghi che ha espresso la propria disapprovazione. La premessa alle osservazioni di Lunghi ruota intorno a un capitolo di spesa proposto dal sindaco.
“Nel 2009 – ha detto Lunghi – tutti i gruppi consiliari approvarono la proposta del sindaco di sviluppare un progetto teso all’osservazione dei flussi turistici nel territorio con la finalità di individuare soluzione di contenimento della crisi e di rilancio del settore turistico”.
L’impostazione di un Osservatorio dei flussi turistici, è materia specifica delle attività del Cst, da qui la decisione dell’amministrazione di avvalersi della struttura e di finanziare con 30 mila euro la realizzazione del progetto. Adesso il capitolo è stato spostato dal settore turismo, e destinato come sostegno una tantum, in aggiunta alla quota associativa che il Comune paga annualmente al Cst .
“Con l’approvazione del punto all’ordine del giorno, la Giunta intende rinunciare al progetto – spiega Lunghi – e devolvere il contributo al Centro, per sopperire agli impellenti bisogni finanziari: una scelta sbagliata una goccia nell’oceano dei problemi del Cst che non serve a risolvere la crisi ”, perché, continua il consigliere, “per rilanciare il Cst occorre trovare incarichi e commesse, non fare elemosina”.
La soluzione più giusta per Lunghi, sarebbe stato garantire una seria prospettiva di rilancio della struttura attraverso l’utilizzo delle competenze fondamentali che il Centro ha acquisito in questi anni nel settore della promozione turistica, in considerazione del fatto che il turismo è l’attività economica principale della Regione e che entrambe le realtà sono in crisi. In relazione alla mancata realizzazione del progetto di un osservatorio turistico, il sindaco ha ricordato che attraverso la legge 77/2006, relativa alla tutela del patrimonio italiano Unesco, sono stati già ottenuti fondi anche più consistenti di quelli preventivati dal bilancio. A fine discussione il consiglio ha approvato il contributo una tantum al Cst .

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