(Chiesa di S. Michele Arcangelo-Piazza Mazzini)

Piero Caraba dirige le opere dell’autore tedesco che ispirò Bach 

Per il consueto concerto della Domenica delle Palme, quest’anno il Coro Città di Bastia si farà, per così dire, in tre: infatti il concerto di domenica 25 marzo sarà preceduto da un’anteprima sabato 24 all’Auditorium di Foligno e avrà una replica mercoledì 28, presso la Chiesa di Santa Giuliana a Perugia. Per questo concerto eccezionale è stata voluta la collaborazione di un’affermata compagine corale perugina, il Coro Suavis Sonus, diretto da Andrea Burini e di giovani voci soliste del Conservatorio di Perugia: Federica Raja, Maria Carmen Ciuffreda, Wang Linkai  e Daniel Queiroz Bastos.

(La prima esecuzione vede i cori impegnati in un Concerto straordinario a favore della storica biblioteca Jacobilli, organizzato nell’ambito della XXIII stagione della Gioventù Musicale di Foligno, mentre il terzo concerto è organizzato dall’Associazione Porta Eburnea di Perugia)

La prima opera in programma, Membra Jesu Nostri”, è una composizione che propone un percorso ideale attraverso sette parti del corpo del Cristo crocifisso. Composta nel 1680, fu eseguita principalmente come “Passionsmusik” durante la Settimana santa.
Buxtehude prese il testo dal poema medioevale “Salve mundi salutare”, pubblicato in latino ad Amburgo nel 1633, riadattato dallo stesso Buxtehude per essere proposto nella forma di sette brevi cantate ciascuna nella stessa forma musicale, una breve sonata strumentale, un coro , un lied strofico affidato ai solisti con ritornello strumentale e la chiusura con la ripetizione della parte corale.
Durante il concerto verranno eseguite cinque delle sette cantate che costituiscono l’intera opera. Seguirà uno dei primi e più famosi lavori di Buxtehude, la Cantata “Alles wa ihr tut mit Worten oder mit Werke, das tut alles im Namen Jesu”: Tutto ciò che fate con parole e azioni è fatto nel nome di Gesù. Articolata in 7 brevissimi movimenti, è ricca di gioia e contemplazione. La sua breve introduzione è celebre per una curiosa particolarità: è la sigla radiofonica più antica della radio italiana, tuttora ascoltabile come sigla di apertura della trasmissione serale “Ascolta, si fa sera”.

La partitura strumentale è affidata a Katia Ghigi e Letizia Bocci, rispettivamente violino primo e secondo, Luca Moretti, viola, Irene Caraba, violoncello e Annalisa Martella al clavicembalo. 

 

Bastia Umbra,  22 marzo 2018                                                                       Ufficio Stampa del Sindaco

 

 

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