Bastia Continua a far discutere l’ordinanza del sindaco. Ansideri: voglio valorizzare e non chiudere i centri sociali
BASTIA UMBRA – “E’ mia ferma intenzione valorizzare e non chiudere i centri sociali”. L’intervento del sindaco di Bastia Umbra segna un nuovo capitolo nella “guerra” dei videopoker. La decisione di “bandire” le new slot dai centri sociali comunali ha scatenato un vero e proprio putiferio. Aprendo un aspro confronto anche a carattere politico.
“Non si vede la ragione per la quale un’azione del genere – spiega ancora Ansideri – possa essere semplicemente considerata contro gli interessi dei centri sociali, quando invece è volta a limitare l’uso delle new slot, ritenuto a rischio di dipendenza per i minori. Secondo il Cnr sono 16mila, soltanto in Umbria, i ragazzi che praticano abitualmente questo ‘svago’, con esposizione a problemi di usura”.
Eppure, la città si sta spaccando in due. E c’è chi non si tira indietro nell’accusare l’Amministrazione, imputandole la volontà di “far chiudere” i centri sociali. Ipocrisia e falso moralismo, sono le accuse vibranti, soprattutto a fronte del fatto che, seppure le new slot dovessero essere mese fuori dai centri sociali, allora lo stesso atteggiamento dovrebbe essere utilizzato per tutte le altre strutture, come bar e sale giochi, che abitualmente ospitano queste macchinette e assistono – quotidianamente – all’azzardo di decine e centinaia di giocatori. Una “crociata”, insomma, contro i videopoker. Ma contro tutti quelli accesi a Bastia.
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