Accuse

BASTIA UMBRA Si fanno chiamare il “Club dei bastioli rassegnati” e hanno mandato una lettera aperta alle istituzioni per far presente le pecche di Bastia Umbra, dal ponte di Bastiola
all’assenza di piste ciclabili, senza dimenticare toppe e transenne. Si parte proprio dal ponte, dove i lavori dovrebbero partire a breve: “Il primo febbraio del 2016 successe il piccolo incidente sul ponte, a distanza di due anni siamo ancora in queste disagiate condizioni”, scrivono i cittadini, secondo cui “ad oggi non abbiamo nessuna certezza se e quando il ponte tornerà
ad essere operativo: siamo amareggiati e convinti che fossero possibili altre mille soluzioni più veloci ed efficaci. Un ponte così importante – è scritto nella lettera – non poteva finire così, e chissà per quanto ancora”. Non manca un accenno al sottopasso di via Firenze, definito “un’emergenza per Bastia, una bella promessa elettorale, ma si è preferito dar precedenza alla costruzione
di palazzine e il sottopasso, se mai si farà, dovrà attendere la realizzazione dei lavori sull’argine del Tescio, lavori che secondo le ultime dichiarazioni dovevano concludersi entro marzo 2018, ad oggi non ci risultano nemmeno iniziati”. Non va meglio sul fronte manutenzione delle strade e delle piste ciclabili: quanto al primo punto, “sono stati stanziati dei soldi per le vie principali, da farsi entro il 2017, ad oggi vediamo soltanto strade dissestate, piene di buche,e marciapiedi decrepiti e vecchi che si interrompono pericolosamente o hanno dei gradini tanto che un
disabile o un passeggino ha difficoltà a transitarci”,mentre le piste ciclabili vengono definite “un sogno” e si critica anche la trasformazione di piazza Mazzini, “diventata un parcheggio, anziché un punto di aggregazione e di ritrovo, per consumare un caffè, una pizza oppure fare shopping in libertà. Tutte le piazze sono vive, piene di gente, musica, la nostra invece è una pista automobilistica e il punto migliore dove “beccarsi una multa”, e se non ti sbrighi rischi pure che ti prendono sotto”. La fontanella di Moncioveta, di cui nei giorni scorsi era stato annunciato il restauro,
“è stata nascosta da un pannello colorato con il cartello lavori in corso, ma ad oggi nessun lavoro è in corso: anziché ristrutturarla è stato più semplice nasconderla”. Infine, i cittadini rassegnati puntano il dito contro toppe e transenne: “A Bastia sono tante, troppe, numero da una città del dopoguerra. Non vogliamo pensare che ci state prendendo in giro, ma il 2017 se ne è andato,il 2018 è arrivato, e per nostra fortuna – conclude la nota riferendosi implicitamente alle elezioni – arriverà anche il 2019”.

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