DASPO IN ARRIVO
CITTA’ DI CASTELLO – RISCHIA ora di essere colpito da Daspo, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive, il padre del giovane calciatore del Bastia che domenica scorsa, al termine
della gara del torneo Giovanissimi disputata a Monterchi tra Junior Castello e Bastia, ha aggredito la baby-arbitro tifernate di 16 anni. La proposta di attuazione del provvedimento è arrivata sul
tavolo del questore dopo gli accertamenti portati avanti dai carabinieri della stazione di Monterchi dove i babbo della ragazzina lunedì ha presentato denuncia per lesioni nei confronti dell’uomo.
NEL FRATTEMPO, dopo 4 giorni, si registra la presa di posizione del Bastia. Tutto questo a poche ore di distanza dalla sentenza del giudice sportivo che ha stangato il club biancorosso con
una multa di 1200 euro e la squalifica del campo per una giornata (stop anche nei confronti del tecnico e del dirigente accompagnatore).«UN EPISODIO esecrabile – ha dichiarato il presidente del Bastia Sandro Mammoli – che non dovrebbe mai succedere sui campi di calcio e che non ha alcuna seria motivazione. Il genitore ha perso la testa e reagito con rabbia. Se n’è
assunto la piena responsabilità.Noi dopo l’accaduto abbiamo inviato due lettere: una alla Federazione calcio regionale per spiegare i fatti e sottolineare che non esiste responsabilità diretta della nostra società, che condanna l’episodio senza appello. L’altra lettera l’abbiamo inviata all’Associazione arbitri per scusarci dell’accaduto e dare solidarietà alla giovane arbitro». Il presidente ricorda, inoltre, che il Bastia è una società di vecchia tradizione calcistica con oltre 330 ragazzini. «DA QUANDO ho assunto la guida del Bastia Calcio 1924 – conclude Mammoli – abbiamo consolidato la collaborazione e la condivisione del lavoro svolto dell’Accademia Calcio. Per noi lo spirito e la lealtà sportive non sono opzioni qualsiasi, ma scelta che sono alla base del nostro impegno di dirigenti e uomini di sport. Voglio ricordare, infine, che nella gestione di questo settore i problemi spesso arrivano dal pubblico e dai genitori, molto più raramente dai
giovani calciatori». Il coordinatore del settore giovanile, Paolo Betti, chiede infine a tutti di moderare i toni e misurare le parole.
Fabrizio Paladino
Massimo Stangoni
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