Il pomeriggio del 19 luglio del 1992, 25 anni fa, una domenica, una fortissima esplosione uccise il magistrato Paolo Borsellino e cinque persone della sua scorta appena arrivate in via D’Amelio a Palermo, dove abitava la madre che Borsellino stava andando a trovare: morirono Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Antonino Vullo fu l’unica persona della scorta di Borsellino a sopravvivere: stava ancora parcheggiando la macchina quando l’esplosione la sbalzò via, e fu gravemente ferito.
Il drammatico accaduto è stato ricordato oggi a Bastia Umbra, nel cortile della Scuola Media “Colomba Antonietti”, dove nel mese di maggio ultimo scorso è stato messo a dimora un piccolo ulivo dai ragazzi delle classi terze, al rientro da un viaggio a Palermo, conclusivo di un impegnativo e coinvolgente progetto mirante a realizzare il libro “Mafia e antimafia: dai personaggi alle persone” scritto dal prof. Pippo Di Vita in collaborazione con i ragazzi e presentato a Bastia a fine anno scolastico.
Insieme alla Dirigente scolastica – prof.ssa Stefania Finauro – ed al Sindaco di Bastia Umbra – Stefano Ansideri – hanno partecipato alla semplice ma significativa cerimonia, alcuni ragazzi con i loro genitori, gli insegnanti ed il personale tecnico ed amministrativo dell’Ist. Comprensivo Bastia 1.
Bastia Umbra, 19/7/2017
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