All’Umbriafiere riflettori su zootecnia e agroalimentare
PERUGIA AGRIUMBRIA è arrivata a tagliare il nastro (nella foto) sotto un sole quasi estivo e con una nuova carica. Non a caso il sottotitolo di questa quarantanovesima edizione, che si tiene all’Umbriafiere di Bastia fino a domenica, è «La carta vincente», segno che il comparto sta trovando nuovi stimoli e nuove strategie per rendersi ancora più competitivo. Le aspettative ci sono tutte. A partire dai numeri: all’appello con la più grande fiera del Centro Italia del comparto agroalimentare e zootecnico si sono presentati 420 espositori, in rappresentanza di 2.500 aziende.
ANCHE Palazzo Cesaroni è presente con un suo stand, curato dall’assessorato all’agricoltura, in cui promuove e fa conoscere il Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014-2020, che quest’anno è all’insegna di «Ricostruiamo il futuro», col progetto #RinascitaCastelluccio. «La Regione – ha ricordato l’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini, presente anche il presidente di Umbriafiere Lazzaro Bogliari e il sindaco di Bastia Stefano Ansideri – si è dotata di un Piano zootecnico che fissa gli interventi per la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile del settore, anche dal punto di vista ambientale. L’Umbria – ha proseguito – è inoltre la Regione che ha destinato la quota più ingente di risorse nel suo Programma di sviluppo rurale per la misura ‘Benessere animale’ ed ora sono in pagamento oltre 12 milioni di euro a sostegno delle imprese zootecniche di tutta l’Umbria».
«AGRIUMBRIA dimostra ancora una volta di essere il luogo di incontro e sviluppo per l’innovazione e la sostenibilità del sistema agricolo e della zootecnia. Una storia – ha ricordato Bogliari – partita tanti anni fa grazie all’intuizione di Lodovico Maschiella, fondatore della fiera, di cui ricorre il 30° anniversario della scomparsa, e che oggi rappresenta un momento irrinunciabile per chi investe e lavora in ambito agricolo». Il programma di oggi: mostre nazionali di razze Limousine e Charolaise, mostra interregionale Frisona italiana e mostra interregionale razza Chianina. Ed ancora: convegno a cura dell’Acli dal titolo «cultura, scienza, tecnica, marketing per il primato dell’agricoltura nella centralità dell’uomo e del creato». Incontro su zootecnia di precisione con la presentazione del progetto «smart farm».
Silvia Angelici
Una grande vetrina per 420 espositori
Agriumbria quest’anno si presenta solida anche per quanto riguarda i numeri. Nell’edizione appena inaugurata tra i 420 espositori presenti, hanno fatto la loro comparsa anche i sette brand del Gruppo Grigi che compongono «Food Italiae»: vino, birra, salumi, uova, pasta biologica, farine e polli, caratterizzati e accomunati da alti livelli di qualità e sicurezza alimentare. Trecento prodotti marchiati Cantina Benedetti&Grigi, Birra Amèna, Antica Foma, Casetta Rossa, Aliveris, Molino Gatti e Pollo rurale. «Si tratta – ha spiegato Daniele Grigi, titolare del Gruppo – di una filiera verticale cha va incontro al consumatore. Sulle etichette sono, infatti, contenute tutte le informazioni relative al prodotto».

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