L’evento apre i battenti sabato all’Umbriafiere con effetti speciali
PERUGIA APRE i battenti, anzi la maxi porta di sei metri, «Expo casa», che con un look nuovo di zecca ed effetti speciali, da quest’anno si candida a diventare il polo dell’abitare ideale del Centro Italia. Il salone dedicato all’arredamento taglia il nastro sabato all’Umbriafiere di Bastia e sarà visitabile fino a domenica 12. Obiettivo: superare di gran lunga i 50mila visitatori delle passate edizioni. Tempi, modi e novità della manifestazione sono stati illustrati ieri dal presidente di Epta Confcommercio, la società organizzatrice, Aldo Amoni, da Paolo Giacometti di Tecla costruzioni e da Paolo Belardi, direttore dell’Accademia di Belle Arti «Pietro Vannucci», che collabora con gli studenti all’operazione di rilancio (nel riquadro).
IL RESTYLING, oltre alla porta che accoglie i visitatori firmata dall’architetto Pietro Carlo Pellegrini, comprende anche il ridisegno della biglietteria, che sarà pannellata con una serie di banner molto particolari. Ma le novità non finiscono qui: la sera all’esterno dell’Umbriafiere partiranno proiezioni luminose «ImMateriale», che saranno visibili anche dalla superstrada. L’investimento ha le sue finalità. «Tempo tre anni – dice Amoni – e la mostra mercato dedicata all’edilizia e all’arredamento si trasformerà in una delle fiere di punta del settore in grado di attrarre presenze da tutta Italia per la qualità dell’offerta, ma anche per le soluzioni più innovative proposte nel settore». Tra gli artefici di questa rinascita, c’è appunto l’Accademia di Belle Arti, che per questa edizione ha già pensato ad una maxi porta di sei metri, colore arancio, che accoglierà i visitatori. Una trovata che richiama l’ingresso della Biennale di architettura di Venezia. Non a caso, il claim di questa XXXV edizione è «Beyond the walls – verso nuovi mo(n)di dell’abitare». «Dopo 30 anni di Expo – ha sottolineato Amoni – una fiera può diventare ripetitiva. Questo non accadrà ad Expo Casa, che si conferma un indiscutibile punto di riferimento rimanendo sempre nuova, fresca e al passo con i tempi. Quest’anno ci saranno incredibili cambiamenti con l’obiettivo di puntare sempre avanti grazie anche alla importantissima partnership siglata con l’Accademia».
Silvia Angelici
IL RESTYLING, oltre alla porta che accoglie i visitatori firmata dall’architetto Pietro Carlo Pellegrini, comprende anche il ridisegno della biglietteria, che sarà pannellata con una serie di banner molto particolari. Ma le novità non finiscono qui: la sera all’esterno dell’Umbriafiere partiranno proiezioni luminose «ImMateriale», che saranno visibili anche dalla superstrada. L’investimento ha le sue finalità. «Tempo tre anni – dice Amoni – e la mostra mercato dedicata all’edilizia e all’arredamento si trasformerà in una delle fiere di punta del settore in grado di attrarre presenze da tutta Italia per la qualità dell’offerta, ma anche per le soluzioni più innovative proposte nel settore». Tra gli artefici di questa rinascita, c’è appunto l’Accademia di Belle Arti, che per questa edizione ha già pensato ad una maxi porta di sei metri, colore arancio, che accoglierà i visitatori. Una trovata che richiama l’ingresso della Biennale di architettura di Venezia. Non a caso, il claim di questa XXXV edizione è «Beyond the walls – verso nuovi mo(n)di dell’abitare». «Dopo 30 anni di Expo – ha sottolineato Amoni – una fiera può diventare ripetitiva. Questo non accadrà ad Expo Casa, che si conferma un indiscutibile punto di riferimento rimanendo sempre nuova, fresca e al passo con i tempi. Quest’anno ci saranno incredibili cambiamenti con l’obiettivo di puntare sempre avanti grazie anche alla importantissima partnership siglata con l’Accademia».
Silvia Angelici
Numeri & orari
Sono 500 gli stand che partecipano all’Expo, divisi in sei padiglioni. Ecco gli orari: feriali dalle 15 alle 21; sabato e domenica dalle 10 alle 21. Il primo padiglione sarà allestito per ospitare performance artistiche. E poi convegni, seminari, dibattiti. Tra gli incontri, quello organizzato dalla Protezione Civile per fare il punto sulla ricostruzione post-sismica
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