Eccellenza E’ un fiume in piena l’allenatore biancorosso: “Voglio difendere la mia persona. Per me la cultura morale viene prima di tutto, per altri no…”
Il tecnico Luca Grilli contro la decisione del giudice sportivo di fermarlo per tre turni: “Mai detto quelle parole”
Nel mirino c’è il referto di Giacometti
di Tommaso Ricci
BASTIA UMBRA – “Non si può essere una grande squadra se non si ha una grande cultura morale”.E Luca Grilli, oltre che un ragazzo di valori,è anche un allenatore giovanee ambizioso. “Infatti – dice – non voglio bruciarmi così presto con una nomea che non mi appartiene e che mi ferisce a livello personale, nelle cose in cui ho sempre creduto, in quelle che mi hanno insegnato fin da piccolo”. Sono quelle tre giornate inflittegli dal giudice sportivo dopo il ko di domenica a San Sisto a rovinargli il mercoledì prima dell’allenamento del suo Bastia. “Sì, mi danno molto fastidio – continua il tecnico dei biancorossi, vera sorpresa di questo campionato – perché nulla di quello per cui vengo squalificato è uscito dalla mia bocca. E poi sono uno che crede alla coerenza delle persone: prima di ogni gara, ai miei ragazzi ripeto che da loro pretendo sempre rispetto di avversari e arbitro, un comportamento che aiuti la terna e di non eccedere nelle proteste. Non sono uno che predica bene e poi razzola male di fronte a loro”.Luca Grilli fermato per tre giornate per un “ma che c… fischi?” mai detto all’arbitro Giacometti di Gubbio. “Incredibile – aggiunge -. Sono semplicemente entrato in campo per portar via il mio giocatore Braccalenti che era andato a protestare con la panchina ospite perché il loro allenatore era entrato un paio di volte in campo e,in una di queste, ci aveva anche nascosto il pallone per perdere tempo. Ho aggiunto solo un ‘ogni tanto ne fischi una anche a noi…’, tutto qui. Come hanno confermato subito dopo la partita chi era lì con me, compreso il direttore sportivo Prelati”. E’ un fiume in piena Luca Grilli, uno che non le ha mai mandate a dire e che non ama girarci tanto intorno. “E’ assurda questa squalifica come è assurdo il comportamento del direttore di gara – sono le sue parole -. Ha lasciato correre molto, fischiando nel solo primo tempo per 23 volte, di cui 19 per falli fatti e non sanzionati col giallo dal San Sisto. Non cattivi, per carità,ma due miei giocatori sono dovuti uscire dal campo per farsi medicare dopo scontri poco ortodossi.Ha lasciato correre, poi ha cominciato a fischiare indirizzando la partita, dando in ultimo solo tre minuti di recupero dopo sei cambi effettuati e mille interruzioni. Spero sia stata per Giacometti soltanto una giornata storta. Ora, però, quello che mi chiedo è il motivo per il quale a certi allenatori viene concesso di entrare sul terreno di gioco, di nascondere palloni, di fare 50 metri di campo, come successo quest’anno, per andare a protestare con l’arbitro per un rigore, e al sottoscritto vengono date tre giornate per non aver detto assolutamente nulla. E poi una cosa mi pare strana: a noi che siamo stati in vetta per 15 domeniche hanno dato solo 4 rigori, singolare, eppurein area avversaria ci arriviamo spesso…”. Domenica Luca Grilli aspetterà il Torgiano… in tribuna: “Un danno per i miei ragazzi, di cui tanti giovanissimi – chiosa -, domenica l’età media era più bassa di quella del San Sisto. Per noi, a Bastia, anche queste sono vittorie”.
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