PERUGIA IN ROMANIA, a vivere ore di infinita apprensione per Adrian Cristea, il 31enne rimasto folgorato mercoledì mattina mentre lavorava allo smontaggio di alcuni silos al mangimificio Grigi di Bastia Umbra (nella foto), ci sono una donna incinta e una bambina di quattro anni. Non sono ancora arrivate a Perugia e aspettano da lontano di avere notizie sulle sorti del loro caro che, al momento, è ancora collegato al macchinario Ecmo, che lo tiene in vita pompando il sangue in giro per il corpo. Adrian dunque, seppure stabile, resta in condizioni disperate, costretto ad una dialisi per il blocco dei reni. Impossibile, al momento, dire se riuscirà a riprendersi.INTANTO, secondo quanto emerso, sul caso stanno indagando i poliziotti del commissariato di Assisi insieme ai tecnici della Usl che intervengono in caso di infortuni sul lavoro. Il giovane era arrivato in Italia da appena due settimane ed era alloggiato in un hotel della zona di Bastia proprio per questo lavoro che doveva portare a termine insieme ad altri colleghi. Tra cui il collega che era alla guida della gru, il cui braccio meccanico avrebbe urtato dei fili dell’alta tensione mentre stavano spostando un silos da una parte all’altra di un piazzale del mangimificio.
STANDO al racconto di un testimone oculare, a provocare l’incidente potrebbe essere stato un abbaglio alla vista del conducente causato dal sole: secondo chi ha visto il luogo dell’incidente infatti, la gru era contro sole nel momento in cui stava spostando quel silos che era stato smontato per poi essere rimontato in un altro sito. L’appalto era proprio questo: smontare alcuni silos di Grigi e rimontarli in un altro posto. L’appalto, vinto dalla ditta Fratelli Fragola di Bastia, era stato dato in subappalto alla Cmp di Ferrara che è consorziata con la Atc di La Spezia. Ditte, che, almeno da curriculum, hanno una comprovata esperienza in materia. Che sia stato davvero il sole a farsi beffa del destino di un 31enne arrivato in Italia in cerca di un po’ di soldi per far vivere meglio la sua famiglia rimasta in Romania? Lui era a terra e ‘dirigeva’ lo spostamento del silos, che era sospeso da terra e agganciato al braccio della gru. Secondo quanto spiegano gli addetti ai lavori, doveva essere lui che, avendo una visuale migliore del collega sull’autogru, a segnalare la presenza di cavi elettrici o di qualsiasi altro ostacolo. Invece, né lui, né il suo collega se ne sono resi conto e, quando il braccio meccanico ha urtato il cavo, la scarica di ventimila volts ha preso in pieno Adrian. Che continua tenacemente a lottare tra la vita e la morte.
Il ferito è sottoposto anche a dialisi per il blocco dei reni
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