Se non ricevono l’obolo lanciano improperi

BASTIA UMBRA Anatemi, sfortune imminenti e inquietanti presagi di sventura: se nonlasci un’offerta, di sicuro ti troverai a fare i conti con qualche sciagura. È questo uno dei disagi che sembra dover affrontare chi usufruisce dei grandi parcheggi di Bastia Umbra, soprattutto quello di piazza del Mercato dove ogni giorno, denunciano alcuni cittadini, sono appostate persone di probabili origini slave che chiedono denaro ai passanti. “Se lasci loro qualche moneta, ricevi in cambio un santino o la promessa di qualche inaspettata fortuna – ha spiegato un’impiegata della zona – ma se non lo fai, allora sono guai seri: dicono che non avrai una buona sorte e bofonchiano qualcosa nella loro lingua”. E oltre ai malefici, i parcheggiatori si troverebbero a sopportare anche l’insistenza delle “maghe moleste”. “Mi hanno seguita fino alla macchina – racconta una signora di Bastia – avevo le mani occupate dalle buste della spesa e non riuscivo a liberarmi dalla loro insistente presenza. Poi sono salita in macchina, ma hanno continuato: bussavano al vetro e mi rivolgevano frasi poco carine. Vorrei chiedere alle forze dell’ordine – ha concluso la donna – di vigilare su queste zone: non si può aver paura di parcheggiare”. Ma c’è anche chi la prende a ridere e delle maledizioni se ne infischia: “Non ho lasciato offerte e ho detto loro che i soldi devono essere guadagnati lavorando – ha raccontato un giovane del posto -. Allora la signora più anziana mi ha detto che sarei stato molto sfortunato. Le ho risposto che ero già single e disoccupato e che tanto peggio di così non poteva andare”. C’è poi chi analizza la questione dal punto di vista sociale, religioso e dei diritti: “È evidente che chi si trova a dover chiedere l’elemosina non vive in una condizione di benessere – ha detto un cittadino di Bastia – chiedere dei soldi per mangiare e già un’umiliazione, soprattutto per una donna – ha poi concluso – è l’anno della Misericordia?Le istituzioni devono fare qualcosa. Aiutiamo chi ha bisogno, rom o cittadini italiani che siano”.  Cristiana Costantini

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