PERUGIA Si è tenuto a Perugia nella sede di Anci Umbria in via Alessi, un seminario sul nuovo accordo di programma per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche chiamati (Raee). A portare i saluti istituzionali, Stefano Ansideri, vicepresidente Anci Umbria e sindaco di Bastia Umbra. L’accordo è previsto dal decreto legislativo 14 marzo 2014 n. 49,in attuazione della direttiva 2012/19/CE, con validità triennale e decorrenza dal primo gennaio 2015. Sostituisce quello in vigore dal 2011 e declina le caratteristiche di istituzionalità, gratuità e universalità del servizio di ritiro, indicando regole operative ambientali della fase di trattamento. Il vice presidente Anci Umbria Ansideri ha sottolineato come per l’Italia, in quanto povera di materie prime, sia una grande opportunità: la raccolta dei Raee consente di raggiungere più agevolmente gli obiettivi di raccolta e riciclo stabiliti, oltre ad evitare il ricorso alle discariche. Gettare i Raee in un cassonetto della raccolta indifferenziata, infatti, non è solo uno spreco perché si rinuncia al recupero di materie prime importanti (ferro, alluminio, rame, plastica) e metalli preziosi (oro, argento, rame) che sono riutilizzabili nei cicli produttivi, ma anche un costo perla collettività e un gesto dannoso per l’ecosistema.Ogni italiano produce ogni anno,in media, 14,7 chili di Raee; di questi solo poco più di 4 chili pro-capite, pari a circa il 30% dell’immesso sul mercato, viene correttamente raccolto e avviato al recupero. La raccolta di micro Raee, gestita da Gest in Umbria, è partita in cinque comuni, ovvero, a Perugia, Bastia Umbra, Bettona, Todi e Torgiano. Sono stati installati 110 contenitori in punti strategici cittadini,quali scuole ed esercizi commerciali,precisamente: 80 a Perugia, 10 Bastia Umbra, 5 Bettona, 10 Todi, 5 Torgiano; sono 95mila famiglie il target destinatario del servizio.
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