agriumbria16La rassegna torna a Umbriafiere nei primi tre giorni di aprile
Lazzaro Bogliari «E’ arrivato il momento di pensare a utilizzare il terreno di proprietà del Centro fieristico al di là del fiume Chiascio. Servirà una passerella pedonale».
I numeri Sono 70mila i metri quadri espositivi, non più sufficienti a ospitare quasi 500 espositori,in rappresentanza di duemila aziende.
PERUGIA QUALI le novità della 48esima edizione di Agriumbria, che si terrà a Umbriafiere di Bastia Umbra, dall’1 al 3 aprile 2016? «Il fatto che non ci sono cose nuove, ma una serie di conferme positive». E’ Lazzaro Bogliari, presidente della società che gestisce il Centro fieristico, a dare questa interpretazione ricordando che ormai da anni questa è la fiera più importante ospitata nel quartiere fieristico. Lunga è la lista degli espositori rimasti fuori, perché, ricorda Bogliari, la maggior parte di loro si tiene il proprio stand.
«E’ ARRIVATO il momento – ha detto il presidente – di pensare ad utilizzare il terreno di proprietà del Centro fieristico al di là del fiume Chiascio. Il Comune di Bastia dovrebbe pensare ad una passerella pedonale, il resto potremmo farlo con la Regione». Sono 70mila i metri quadri espositivi, non più sufficienti ad ospitare quasi 500 espositori, in rappresentanza di duemila aziende. Saranno presenti 600 animali, la maggior parte bovini, un settore sempre di punta, che quest’anno ripresenta la mostra nazionale biennale della razza Chianina. Mostra-mercato agricola e zootecnica è una formula azzeccata, ha concluso Bogliari, dove fioccano gli affari (l’anno scorso una ditta ha venduto, in soli 3 giorni, 13 trattori). Alla presentazione a Palazzo Donini a Perugia, sono intervenuti Fernanda Cecchini, assessore alle Politiche agricole delle Regione, il sindaco di Bastia Stefano Ansideri e il presidente di gruppo Grifo Agroalimentare, Carlo Catanossi, grande sponsor della rassegna. L’assessore Fernanda Cecchini ha posto l’accento sul fatto che una novità «è rappresentata dal fatto che Agriumbria si è rafforzata ancora una volta. La fiera ha bisogno di essere adeguata, ma è punto di riferimento nazionale per il futuro. La rassegna non è solo un’occasione di incontro, ma di informazione e confronto». Il sindaco Ansideri, ha sottolineato che Agriumbria è una festa che attira tanti addetti ai lavori ed anche molte famiglie. Nella manifestazione sono previsti eventi tecnici e divulgativi che interesseranno l’intera filiera della zootecnia: dall’alimentazione sino alla ‘carne in tavola’, con l’obiettivo di riportare sul piano scientifico l’informazione condotta in forma massiccia dai mass-media sulla base di affermazioni non sempre supportate da una consolidata ricerca. Agriumbria 2016, in collaborazione con Aia, con le Università e le Istituzioni pubbliche e private, intende proseguire nell’iniziativa di consolidare il ruolo del ‘Polo delle Carni Italiane’ promosso da Umbriafiere nel 2015 e che oggi richiede un piano organico finalizzato alla tutela delle carni italiane certificate sul piano dei disciplinari di produzione, ed anche dal punto di vista della salute.
m.s.

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