BASTIA UMBRA –IL PIANO REGOLATORE generale deve essere rinnovato. L’ultima edizione risale agli anni Novanta con esiti poco brillanti. La variante generale è stata avviata dall’amministrazione di centrosinistra del sindaco Lombardi, una decina d’anni fa, ed è ancora da definire. Il più determinato a chiedere tempi certi è Franco Possati (nella foto), consigliere comunale di Forza Italia e già responsabile tecnico dell’ufficio urbanistica del Comune.
«E’ UN’OCCASIONE da cogliere la possibilità di definire in tempi brevi il nuovo Prg – rileva Possati –. Non tanto per scrivere un libro dei sogni, ma per riaprire nuove prospettive con progetti proiettati nel futuro prossimo. E’ ciò che accadde già negli anni Sessanta, quando Bastia fu tra i primi comuni ad adottare il Piano regolatore che, negli anni successivi, si è rivelato valido strumento per orientare e sostenere lo sviluppo trasformando la città».
La situazione attuale, però, è ancora di crisi come si vede nelle aree industriali e nel centro città. «E’ una ragione in più per parlarne – conclude Possati – e per aprire spiragli sul futuro per avere, subito, uno strumento di possibile rilancio di Bastia nel terzo millennio». M.S.
«E’ UN’OCCASIONE da cogliere la possibilità di definire in tempi brevi il nuovo Prg – rileva Possati –. Non tanto per scrivere un libro dei sogni, ma per riaprire nuove prospettive con progetti proiettati nel futuro prossimo. E’ ciò che accadde già negli anni Sessanta, quando Bastia fu tra i primi comuni ad adottare il Piano regolatore che, negli anni successivi, si è rivelato valido strumento per orientare e sostenere lo sviluppo trasformando la città».
La situazione attuale, però, è ancora di crisi come si vede nelle aree industriali e nel centro città. «E’ una ragione in più per parlarne – conclude Possati – e per aprire spiragli sul futuro per avere, subito, uno strumento di possibile rilancio di Bastia nel terzo millennio». M.S.
Si spera che un nuovo piano regolatore non venga attuato per far costruire altri inutili alloggi o nuovi insediamenti industriali, andando a cementificare dove adesso c’é ancora del verde (non molto), dato che di appartamenti e capannoni inutilizzati ce ne sono per migliaia di metri cubi. La popolazione vorrebbe vedere dell’altro: il sottopasso di via Firenze, il completamento della circonvallazione della città, soprattutto nel superamento dell’imbuto di Bastiola e relativo semaforo, un miglioramento dei marciapiedi e bitumatura di strade, una più radicale pulizia delle strade, ecc. ecc. Quindi il piano regolatore deve tenerconto delle esigenze globali della città e non solo in alcuni settori.