In vista del Natale 27 negozi lanciano “Bastia shopping”

La vocazione commerciale della città in un’altra iniziativa che prevede anche spettacoli rivolti ai bambini

BASTIA UMBRA Il consorzio “Bastia Umbra city mall” si rinnova e diventa “Bastia shopping”. Nuovo nome, ma stesso impegno in vista del Natale 2015, con iniziative che interesseranno 27 negozi, riconoscibili con un adesivo in vetrina. Grazie al programma “Bastia shopping-Negozi per un Natale splendente” sarà tra l’altro possibile vincere i cento premi della pesca e spendere i buoni acquisto in palio per la Tombola di Babbo Natale che si svolgerà il 20 dicembre con un montepremi di 2.700 euro con buoni acquisto che saranno immediatamente spendibili anche per i regali che i clienti vorranno farsi o fare a persone care in questo Natale. Anche il mercatino delle strenne di Babbo Natale avrà una connotazione che favorirà sia gli hobbisti, artigiani e gli specialisti del gusto protagonisti dello street food. A sostegno di questa attività promozionale in questo periodo viene lanciato il nuovo sito internet e una applicazione per smartphone e tablet, che informerà gli utenti sulle attività che il consorzio mette in atto durante l’anno, sul territorio. Il programma di animazione del Natale si concentra invece sull’intrattenimento rivolto ai bambini, riservando loro tutte le attenzioni: fino a domenica 20 dicembre, come spiega il presidente Marco Caccinelli, ci saranno spettacoli di magia, una fatina e personaggi dei cartoni che accoglieranno i bimbi per fargli passare pomeriggi diversi e divertenti per le vie dalla città. “La decisione presa da alcuni commercianti di utilizzare il brand “Bastia shopping”, si pone l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre maggiore di commercianti e artigiani con l’attività nel territorio, per porsi sul mercato come una struttura organizzata che offre alla propria clientela prodotti e sevizi efficienti con professionalità, assortimento dei prodotti e cortesia, impegnandosi a soddisfare le richieste di tutti i consumatori, anche quelli più esigenti, che non potranno mai ricevere la stessa assistenza nei grandi centri commerciali”.