La sfida fra i quattro rioni è entrata nel vivo
BASTIA UMBRA “Finalmente settembre, finalmente il Palio de San Michele!”. E’ la frase che riassume in maniera immediata l’atmosfera che si respira in questi giorni tra i bastioli in occasione dell’inizio della festa del patrono San Michele Arcangelo, che vedrà i quattro rioni della città sfidarsi a suon di sfilate, giochi e lizza in piazza Mazzini. L’attuale presidente dell’Ente Palio de San Michele, Marco Gnavolini, vive con orgoglio particolare questi giorni così speciali per Bastia. Il Palio è arrivato all’edizione 53: con quale spiritoi bastioli si avvicinano a questa festa dopo tanti anni? “Il Palio è sempre una novità. Non siamo una rievocazione storica che tutti gli anni propone la stessa rappresentazione, il nostro è un palio contemporaneo e questo fa sì che ogni volta i rioni si rimettano in gioco creando nuove attività, portando in piazza qualcosa di inedito rendendo la festa sempre magica”. Qual è l’importanza del Palio in termini di aggregazione per una comunità come Bastia che durante l’anno fatica a tenere vivo il suo centro storico? “La sua funzione sociale oggi è importantissima,è ormai talmente radicato nella struttura socio-culturale dei bastioli, che è ormai impensabile Bastia senza la sua festa patronale. All’interno dei rioni non esistono barriere di alcun tipo, culturali, politiche e religiose, e vi è al contrario una grande apertura. Il Palio entra nelle vita della comunità fin dall’infanzia, fino acreare forme di aggregazione per i cittadini più maturi”. Quest’anno ricorrono i 20 anni dalla nascita dell’Ente Palio: cosa è cambiato da quel lontano 1995 e quali sono le nuove sfide che questo organismo ha di fronte a sé? “Da quell’anno molte cose sono cambiate poiché le esigenze tecniche e organizzative non sono le stesse di venti anni fa. L’Ente Palio si è strutturato in maniera idonea all’importanza che ha assunto questa manifestazione. Abbiamo un consiglio direttivo, diviso in commissioni, all’interno del quale vengono adottate le decisioni e che permette di avere una gestione più oculata delle risorse economiche e della sicurezza dalle cucine alle attività in piazza per poter garantire la tranquillità degli ospiti della festa”. Quali sono le novità dell’edizione di quest’anno? “Abbiamo introdotto un nuovo gioco che si chiama ‘puzzle’:lo abbiamo chiamato così perché nell’intersecare i pezzi di un puzzle riusciamo a ottenere una figura completa e questa è anche la funzione dell’Ente Palio, unire e incastrare i pezzi di quattro rioni per formare una comunità unita e coesa.Oltre a questo un’altra novità importante è stata introdotta nella giuria che è cambiata per due quinti e non vedrà la presenza durante tutte le serate del maestro Beppe Vessicchio per impegni lavorativi”.
Andrea Chiovoloni
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