Tanti si sono presentati ai test di ammissione ai corsi di laurea, ma i posti a disposizione sono 63. Le reazioni

di Enrico Agamennone

PERUGIA- Prosegue la settimana dedicata alle prove di accesso per i corsi di laurea a numero programmato. Dopo gli aspiranti studenti di medicina, scesi in aula martedì scorso, e il test per le professioni sanitarie che si è svolto il 4 settembre, ieri è stato il turno dei medici veterinari. Si sono presentati in 426 al padiglione concorsi di piazza Moncada, all’interno del centro fieristico regionale Umbria Fiere a Bastia Umbra, per affrontare l’importante test che, in un modo o nell’altro, influenzerà la loro carriera accademica. Un numero, a differenza della media nazionale e rispetto ai dati degli anni passati, che registra un leggero aumento dei candidati. Qualche decina in più rispetto alla precedente edizione. Un giorno importante, quindi, perla carriera dei giovani studenti che sapranno solo dai risultati del test se saranno ammessi, oppure dovranno intraprendere una strada diversa. Un test che spaventa molto anche per la sua selettività. Le possibilità di successo,infatti, sono addirittura inferiori a quelle di medicina e chirurgia, in media meno di uno studente su dieci viene ammesso. Il concorso si svolge su base nazionale, in contemporanea in tutta Italia e l’Università degli studi di Perugia, per la laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria, ha messo a disposizione quest’ anno 63 posti di cui 53 riservati al contingente comunitario e 10 aquello extracomunitario.Gli studenti hanno avuto a disposizione centominuti per svolgere le 60 domande che si sono trovati davanti: due di cultura generale, venti dilogica, sedicidi biologia, sedici di chimica e sei tra matematica e fisica.Per ottenere la sufficienza dovranno ottenere un minimo di 20 punti, oltre i quali dipenderà tutto da come sono andati gli altri partecipanti. I primi risultati saranno a disposizione il 23 settembre, sarà,infatti, possibile visualizzare in maniera anonima il punteggio ottenuto. Per le graduatorie nazionali nominative, invece, bisognerà aspettare fino al 7 di ottobre. “Una prova difficile – hanno commentato i ragazzi a caldo, appena usciti dalla sede d’esame -in linea con le aspettative che ci eravamo fatti, in particolare le domande di chimica erano molto complesse”. “Tutto sommato poteva andare peggio – spiega Francesca che martedì ha provato anche il test di medicina – se non altro oggi sapevo cosa aspettarmi, speriamo che sia andata bene”

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