Bettona Dopo lo scandalo che ha travolto quattro membri, la cooperativa di allevatori prova a riprendere l’attivit�
Lunedì sera sarà la volta del presidente. Ingenti i costi di adeguamento

di MASSIMILIANO CAMILLETTI

BETTONA – La Codep, la cooperativa di allevatori che gestisce il depuratore comunale, prova a ripartire dopo che quattro suoi membri sono stati accusati di disastro ambientale e sono ancora agli arresti domiciliari. Un terremoto che è il frutto dell’indagine, protrattasi per 3 anni, condotta dai carabinieri del Noe e culminata con il blitz dello scorso 29 luglio, con 11 arresti, un’ottantina di denunce, 60 aziende coinvolte, e pesantissimi capi d’imputazione: dall’associazione a delinquere al disastro ambientale, al falso e al traffico illecito di rifiuti.
Mercoledi sera sono stati eletti i cinque membri che vanno a comporre il nuovo consiglio d’amministrazione. Lunedi invece sara’ la volta del nuovo presidente della Codep. Una volta eletti i nuovi vertici toccherà alla cooperativa rimettere in moto l’impianto che richiede peraltro un costoso adeguamento. Nel frattempo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lamberto Marcantonini ha emesso un’ordinanza che vieta la fertirrigazione in tutto il territorio bettonese. Lo stesso ha fatto il primo cittadino di Bastia Umbra Stefano Ansideri per quanto riguarda l’area di Costano. Qualora comunque il depuratore riprendesse a funzionare viene da chiedersi dove andranno a finire i reflui. Per fare chiarezza al riguardo i Comuni di Bettona e Bastia Umbra hanno organizzato per venerdi’ 25 settembre una giornata di studio incentrata sulla metodologia di valutazione dell’impatto ambientale dei reflui da allevamenti zootecnici.
Ai lavori che si terranno preso il museo della città di Bettona prenderanno parte il professor Francesco Di Maria, docente di Ingegneria sanitaria-ambientale presso l’università di Perugia che terrà una relazione sull’impatto degli allevamenti zoo-tecnici e sulla gestione dei reflui e il professor Giovanni Gigliotti, docente di Chimica del suolo presso l’ateneo perugino con un intervento che ruoterà attorno all’impatto sul suolo dei reflui zootecnici utilizzati per la fertirrigazione. Interverranno inoltre il geologo Giuseppe Pannone e l’a vvocato Matteo Frenguelli. I quattro relatori al termine dei lavori produrranno un documento che costituirà un importante punto di riferimento nella condotta ambientale dei prossimi mesi. Da segnalare infine che il Comune di Bettona ha anche adottato, dopo il regolamento di igiene e il nuovo PRG che hanno ridotto per ora a 25mila il numero dei capi allevabili nel territorio bettonese, il regolamento delle stalle cui dovranno adeguarsi tutti gli allevatori che vorranno riaprire.

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comments (3)

  • Se i costi attuali derivano da una pregressa responsabilità di gestione, è necessario metterli in conto capitale da risarcire dopo i vari accertamenti giudiziari e non sulle spalle della comunità, che non centra nulla. E’ stata chiamata in causa la corte dei conti, quindi se faranno veramente i conti spero che qualcuno li pagherà.

  • Prima di pensare al “costoso adeguamento” del depuratore nessuno parla ad una bonifica del territorio inquinato e reso quasi invivibile da questi fuorilegge.Io credo che insieme ai dibattiti che si terranno per poter riiniziare si tenga conto che il nostro territorio negli ultimi 35 anni ha subito una vera e propria catastrofe ambientale che per tornare a livelli normali occorrano almeno 300 anni.Spero che gli egregi professori ne tengano conto.Una parola per il nuovo consiglio di amministrazione CODEP.Io ancora non conosco i nomi spero solo che non siano anche loro della categoria “MAIALARI” perche poca differenza ci sarebbe tra nuovi e vecchi dato che il loro DNA sarebbe lo stesso:prepotenti e fuori legge ,

  • Leggendo questo articolo e in particolare le date dell’indagine e della esplosione dello scandalo per quanto riguarda Bastia si evidenzia l’immobilismo delle precedenti amministrazioni e di conseguenza la loro colpevolezza.
    Lo scandalo è esploso a luglio 2009 appena terminate le elezioni, le indagini partono dal 2006, fate i vostri conti.

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