IL VICEMINISTRO OLIVERO La qualità è il primo obiettivo da salvaguardare per il ‘Made in Italy’ ma serve anche una forte capacità di competizione
E’ partita «Agriumbria» con i suoi padiglioni e novità significative
BASTIA UMBRA IERI È PARTITA l’edizione numero 47 di Agriumbria che sarà a Umbriafiere fino a domenica prossima, appena un po’ disturbata da una leggera pioggerellina che tuttavia non ha scoraggiato il pubblico e i politici presenti a in gran numero. Anche un’autorevole voce del governo Renzi ha garantito la sua presenza: il viceministro alle politiche agricole Andrea Olivero. Il suo intervento, breve ma incisivo, è entrato nel merito, sottolineando che l’agricoltura è l’unico settore dell’economia italiana che ha dato segnali chiari di resistere alla lunga crisi, riuscendo ad incrementare l’occupazione. «LA QUALITÀ ha detto è un obiettivo da salvaguardare per valorizzare il made in Italy’, ma deve essere accompagnata da una forte capacità di competizione per sostenere l’economia d’impresa». Riferendosi ad Agriumbria ha detto che questa rassegna «rappresenta un punto di riferimento per il comparto agricolo, perché riesce a coniugare cultura, innovazione e tradizione. Il cuore di questa fiera ha aggiunto il viceministro – è la zootecnica e negli anni è stato portato avanti un lavoro straordinario. Guardiamo con interesse al polo delle carni italiane’ perché abbiamo bisogno sempre più della valorizzazione del prodotto italiano e la ricerca della qualità deve procedere di pari passo con la redditività per i produttori». Al taglio del nastro erano presenti la presidente della Regione Catiuscia Marini, l’assessore regionale Fernanda Cecchini e il sindaco di Bastia Stefano Ansideri. «Agriumbria è una fiera di qualità ha ripetuto la Marini – che si basa su un’organizzazione di ottimo livello. La nuova programmazione comunitaria, in particolare il piano di sviluppo rurale che più direttamente coinvolge le imprese nel settore dell’agricoltura e dell’agro-alimentare, insieme alla lunga filiera del territorio rurale dell’Umbria, avranno una dotazione finanziaria importante, la più significativa che la nostra regione abbia avuto, grazie all’impegno del governo regionale che ha garantito un finanziamento aggiuntivo di 350 milioni di euro, portando l’intero ammontare PSR a circa 800 milioni». La rassegna di Bastia, ha detto poi l’assessore Cecchini, «non è tanto una risposta alla crisi economica quanto una rassegna che rappresenta una valida opportunità per misurarsi con gli obiettivi raggiunti». Grazie al contributo dell’Associazione italiana allevatori, Agriumbria, ha ricordato il presidente di Umbriafiere Lazzaro Bogliari, «si è posta all’attenzione come Polo delle carni italiane’». Numeri eloquenti, con 400 espositori e 140 esclusi per mancanza di spazi. Stamani si ricomincia con un programma ricco di eventi, ma quello che rincuora gli espositori è che, secondo tutti i bollettini, tornerà a risplendere il sole. m.s.
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