E’ questo il messaggio lanciato durante le manifestazioni della rete antiviolenza coordinate da Silvana Lavelli

BASTIA UMBRA Far sapere alle donne vittime di violenza che non sono sole.E’ questo l’obiettivo delle iniziative che si sono svolte ad Assisi e Bastia Umbra in occasione della Giornata internazionale controlaviolenza sulle donne che si è celebrata il 25 novembre.Le iniziative, promosse dalla onlus Rav (Rete delle donne Antiviolenza) in collaborazione con l’associazione Ritmi e le ragazze dei quattro rioni del Palio de San Michele,hanno trovato una solida sponda negli assessorati alle politiche sociali dei comuni di Assisi e Bastia Umbra,centrando l’obiettivo di fare rete tra istituzioni, associazioni e cittadini per contrastare quella che sta diventando una vera e propria emergenza,con numeri preoccupanti che confermano una crescita esponenziale dei casi di violenza di genere. “Il fenomeno – sottolinea la coordinatrice della sezione locale della Rav Silvana Lavelli – è allarmante. Anche nel nostro territorio c’è un sommerso che preoccupa e che necessita di azioni concrete per offrire un aiuto alle donne vittime di abusi e violenze.Siamo molto soddisfatte per la buona riuscita del corteo silenzioso per le strade di Bastia e Santa Maria degli Angeli e soprattutto della rappresentazione di martedì scorso all’Umbriafiere,che ha riempito la sala Europa del centro congressi dimostrando che quella intrapresa è la giusta direzione.Molto ancora c’è da fare tuttavia – conclude la coordinatrice – per far sapere alle donne che non sono sole e che esiste una rete per fornire loro aiuto e assistenza, anche legale”.Un aiuto concreto a portata di telefono, con i due numeri nazionale e regionale attivi 24 ore su 24 (1522 e 800/861126) e con quello del punto di ascolto di Assisi (075/8040290), aperto il giovedì dalle 15alle 18 e ilvenerdì dalle 10.30 alle 13.30.
Sara Caponi

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