L’avvocato Picuti: «Chiederemo ulteriori indagini. Non brandiva alcuna cintura»
Il racconto «Non mi hanno dato il tempo di difendermi Sono stato preso a tradimento e alle spalle»
di LUCIA PIPPI
BASTIA UMBRA -Non ha partecipato alla rissa in alcun modo. È quanto afferma il tifoso del Foligno ferito negli scontri a Bastia Umbra dopo la partita tra la squadra locale e i Falchetti. In particolare, dopo aver letto le motivazioni della scarcerazione del suo presunto aggressore, che ha ottenuto gli arresti domiciliari, ribadisce di non aver mai usato una cintura per difendersi mentre le due tifoserie si stavano affrontando. «Nego – afferma il folignate tramite una nota diffusa dal suo legale, l’avvocato Giovanni Picuti – di aver dimenato una cinta contro i miei aggressori, che nel colpirmi non mi hanno dato neppure il tempo di difendermi. Sono stato preso a tradimento da dietro le spalle. Faccio appello a quanti hanno assistito ai fatti e che per timore di provvedimenti nei loro confronti non hanno collaborato alla ricostruzione degli eventi. Ho apprezzato, anche a distanza di tempo, la decisione di applicare agli indagati le misure di sicurezza».
Anche l’avvocato Picuti tiene a precisare che non ci sono stati coinvolgimenti diretti dell’uomo ferito. E, secondo il legale, lo dimostrerebbe proprio il fatto che, durante i soccorsi, la cintura era infilata nei pantaloni.«Il mio assistito – ha scritto – non ha partecipato alla rissa. Soprattutto non ha utilizzato la cinta per difendersi, oggetto questo, che non è stato rinvenuto sul luogo, bensì regolarmente infilata nei passanti dei jeans. E irragionevole l’ipotesi che egli se la sia sfilata e infilata di nuovo dopo essere stato colpito. Gli aggressori hanno continuato ad inveire su di lui una volta caduto in terra e riverso in una macchia di sangue». Su questo elemento l’avvocato Picuti chiederà ulteriori indagini allo scopo di chiarire ogni cosa.
«Il mio cliente – ha concluso – fermamente intenzionato a denunciare ogni tentativo di falsificazione della verità dei fatti, da parte di chiunque. Si costituirà parte civile per ottenere il risarcimento del danno».
Il tifoso folignate era stato raggiunto da un sasso alla testa durante gli scontri. Le indagini della polizia hanno permesso di arrivare ad un gruppo di presunti responsabili tra i quali un supporter del Bastia che è stato in un primo momento arrestato per tentato omicidio ed ha sempre negato di aver voluto colpire intenzionalmente, ma di aver rilanciato indietro un sasso che lo aveva raggiunto.
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