pdDopo il primo consiglio comunale confermiamo la prima impressione riguardo la composizione della giunta Ansideri: la continuità con la gestione appena conclusa non garantisce la soluzione a quei problemi rimasti irrisolti nei cinque anni di inerzia amministrativa, ma ribadiamo l’intento di giudicarne l’operato sulla base dei fatti. Visto che l’inizio di legislatura prevede dei passaggi formali, solitamente innocui – una “festa” per usare le parole del Sindaco dopo il giuramento- ci aspettavamo un atteggiamento rispettoso delle istituzione e della città di Bastia che siamo chiamati a rappresentare. Invece durante la seduta del consiglio abbiamo assistito, assieme ai nostri concittadini, ad uno spettacolo poco edificante e poco consono alla situazione, che per la prima volta nella storia di Bastia –non era mai successo!- ha portato in un momento solenne, come quello dell’insediamento, degli atteggiamenti di utilizzo delle istituzioni per questioni di carattere personale che potevano essere trattate altrove. Dai banchi della maggioranza –da parte di esponenti di Bastia Popolare- sono piovute parole forti nei confronti delle scelte del Sindaco e degli eventuali accordi non palesi presi o non rispettati all’interno della sua coalizione. Vogliamo portare all’attenzione dei cittadini le contraddizioni interne e la conseguente scarsa credibilità che ha oggi un movimento civico nato in seno ad “Umbria Popolare” in vista delle elezioni regionali, il quale alla prima occasione usa le istituzioni per attacchi basati su personalismi e amarcord. Questi dimostrano che il carattere civico di questa forza politica è solo una maschera, dietro la quale si nasconde la confluenza di altre forze. I cittadini si aspettano da un movimento civico appena nato ben altri atteggiamenti e comportamenti mirati a perseguire il bene comune.

Le divergenze dentro la maggioranza hanno avuto ripercussioni anche nella votazione del presidente del consiglio: avremmo auspicato un coinvolgimento delle opposizioni nella individuazione di una figura super partes tra i nostri colleghi, ma così non è stato perchè una parte della maggioranza ha preferito usare una logica di spartizione al fine di garantire un fragilissimo equilibrio interno. I mal di pancia in seno alla maggioranza sono stati fin troppo evidenti e si è giunti fino alla sospensione, da noi richiesta, per un evidente mancanza della maggioranza qualificata. I primi atti di questa legislatura dunque non rispecchiano le nostre speranze perchè Bastia ha un presidente del consiglio comunale che non rappresenta neanche tutta la maggioranza e che ha dichiarato di non voler rinunciare a rappresentare le istanze della forza politica di appartenenza, andando dunque contro il principio di garanzia di imparzialità. Peraltro la sua stessa forza politica, come si apprende da un recente articolo di giornale, ha preso le distanze dalla decisione di accettare l’incarico, bollandola come una scelta personale. Inoltre le aspettative dei cittadini vengono disattese perchè riteniamo che i bastioli oggi siano più preoccupati di ieri rispetto alla trasparenza delle scelte, messe in dubbio nella stessa maggioranza. Ancor di più lo sono perchè siamo costretti a commentare fatti “di palazzo” mentre vorremmo affrontare i problemi della nostra città e contribuire a risolverli. Il nostro impegno in questa direzione non manca e stiamo già lavorando ad una tematica di largo interesse per Bastia, legata alle opportunità offerte per il nostro territorio dalla nuova legge regionale sul commercio.

Gruppo Consiliare del Partito Democratico

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