chieseLe vele del presbiterio e dell’abside del 1800 della Chiesa Collegiata di Santa Croce di nuovo visibili

Il cielo stellato Circa quaranta anni fa venne coperto anche il dipinto delle stelle che circondava le figure dell’artista

BASTIA UMBRA A Bastia Umbra, nella Chiesa Collegiata di Santa Croce, lunedì, alle 18, si terrà la presentazione dei dipinti murali restaurati delle vele del presbiterio e dell’abside, che raffigurano Dio Padre, Gesù Cristo, Maria Vergine, Santi ed Evangelisti, realizzati nel 885 da Domenica Bruschi, il maggior pittore dell’Ottocento in Umbria.
La manifestazione inizierà con i saluti di don Giuseppe Pallotta, parroco di S. Michele Arcangelo, di Marcello Mantovani, presidente dell’Associazione “Amici del Museo di S. Croce” e delle autorità civili e religiose presenti. Interverranno: Maria Brucato, funzionario e storico dell’arte presso la Soprintendenza peri Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria; Paola Mattiol i e Roberta Mariani, le restauratrici che hanno effettuato l’intervento; Corrado Balducci, storico dell’arte presso la medesima Soprintendenza, nonché maggior esperto in Umbria del Bruschi e Teresa Morettoni, vicepresidente dell’Associazione “Amici del Museo di S. Croce”. Il restauro è stato reso possibile grazie alla donazione di Mario Briganti offerta sia in memoria del padre Antonio Briganti, sia come ringraziamento alla città di Bastia dove entrambi hanno lavorato con passione e dedizione per vari decenni, segnando momenti importanti della storia bastiola.
Il titolo scelto per l’evento (“…e tornammo a riveder le Stelle”) ricorda l’ultimo verso dell’Inferno della Divina Commedia, dove il Sommo Poeta afferma: E quindi uscimmo a riveder le stelle (Inferno XXXIV, 139). Come Dante e Virgilio, dopo aver essere passati dall’Inferno alla spiaggia dell’Antipurgatorio, alla fine contemplano le stelle nel cielo notturno dell’altro emisfero, allo stesso modo, dopo oltre quaranta anni, i bastioli potranno rivedere, ed altri vedere per la prima volta, lo splendido cielo stellato, che circonda le figure sacre, concepito dal Bruschi, che era stato coperto con la ristrutturazione della chiesa negli anni Settanta. L’intervento di restauro ha portato alla ricognizione analitica dello stato conservativo, al consolidamento strutturale dei dipinti, riconducendoli al loro stato originale, alla stuccatura di fessurazioni dovute al sisma del 1997.
La Chiesa Collegiata di Santa Croce fu edificata, insieme all’omonimo convento, nel 1295 dall’Ordine dei Frati Minori, lungo un importante via di comunicazione (la Via Antiqua, che da Foligno portava a Perugia e Firenze) e nelle vicinanze delle mura civiche dell’antico di Bastia, al di fuori della Porta Orientale, davanti alla quale si apriva una vasta spianata detta I ‘Aggiunta. Il primitivo edificio era più corto dell’attuale e coperto da un tetto a capriate.
La presentazione del restauro è stata possibile grazie alla collaborazione, il contributo ed il patrocinio del Comune di Bastia e della Pro loco locale.

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