L’inchiesta/3 Il presidente di Confcommercio, Sauro Lupattelli, fa il punto della situazione: “La crisi c’è, ma siamo ben strutturati”
Sono cresciuti in un anno di 24 unità gli esercizi operanti nel territorio comunale

di MASSIMILIANO CAMILLETTI

BASTIA UMBRA – E’ positivo il saldo tra aperture e chiusure di esercizi commerciali nel territorio comunale. E’ quanto si evince dai dati relativi all’anno appena trascorso: 25 sono state le attività cessate, 49 le nuove aperture e 16 i cambi di gestione. Nel complesso aumentano di 24 unità gli esercizi di vicinato attivi nel comune di Bastia: 555 in tutto, con una fetta consistente costituita dagli alimentari, che sono 86. “Questi numeri – spiega il presidente di Confcommercio Bastia Sauro Lupattelli – sono la dimostrazione del fatto che il nostro territorio mantiene la sua dinamicità e si conferma un punto di riferimento commerciale a livello regionale. Detto questo non possiamo nega-re che la crisi sia palpabile anche tra i commercianti di Bastia –prosegue -, tuttavia la capacità di attrazione dei nostri esercizi, la clientela fortemente fidelizzata e la riconosciuta professionalità degli esercenti ne hanno attenuato l’urto”. La crisi ha picchiato più duro in alcuni settori, in quello dell’abbigliamento in particolare, come spiega Lupattelli: “Bastia non si è sottratta ad un trend nazionale che in questo segmento ha fatto registrare una flessione significativa. Siamo comunque riusciti a limitare la contrazione, come hanno dimostrato i saldi di gennaio. Se a livello nazionale le vendite sono calate in media del 9-11 per cento rispetto all’anno precedente, i nostri negozi hanno fatto registrare un calo più contenuto, compreso tra il 5 e il 7 per cento”. Una realtà commerciale dinamica e vivace dunque, che deve però fare i conti con l’affacciarsi di nuove strutture della grande distribuzione organizzata. “La nostra risposta al riguardo è quella di puntare sul rafforzamento del centro commerciale naturale che Bastia rappresenta. Questo ci consente di replicare tutti insieme all’offensiva dei centri commerciali artificiali. Non vogliamo subire passivamente scelte come quelle che prevedono la nascita di una grande superficie alimentare e di 20-30 negozi in prossimità dell’uscita della superstrada, dalla parte opposta del centro fieristico (nell’area ex Pic). Una sorta di Ipercoop 2 che sposterebbe l’asse dei consumi dal centro abitato, creando una frattura tra la zona di Bastia 2 e il cuore cittadino. Questo nuovo centro commerciale si sarebbe dovuto localizzare invece nell’area dell’ex mattatoio, dando così vita ad un unico percorso commerciale d’eccellenza
fino a via Firenze”. La collocazione di strutture di questo tipo fuori dal centro urbano, (anche Lidl dovrebbe aprire nella vicina Santa Maria degli Angeli), espone la città ad un altro fattore di criticità. Lo spiega Lupattelli: “L’impoverimento in prossimità del centro urbano dei servizi legati al settore alimentare e ai beni di prima necessità farà si, ad esempio, che tra qualche anno il pensionato non troverà più l’esercizio di vicinato sotto casa per poter comprare il pane. Dando vita al consorzio Bastia City Mall ci siamo attivati per mantenere i servizi essenziali dentro la città, a portata di cittadino, al fine di competere con i centri commerciali artificiali della grande distribuzione. Sono 43 i soci che fino ad oggi hanno aderito a questo progetto che prevede 500mila euro di investimenti e che punta ad aggregare in una casa comune le attività, commerciali e non solo, di Bastia per giungere alla realizzazione, come detto, di un vero e proprio centro commerciale naturale. Il progetto è costituito da una parte di investimenti comuni, finalizzati ad azioni di marketing, alla realizzazione di un marchio e di un sito internet che identifichi le imprese consorziate e da una parte di investimenti rivolti alle singole attività aderenti, al fine di innovare i punti vendita, potenziare la videosorveglianza e aumentare la sicurezza. Stiamo inoltre progettando la partecipazione al nuovo bando Re.Sta. commercio 2009 per dare ancora più forza alla rete di associati al consorzio Bastia Umbra City Mall e all’idea stessa di centro commerciale naturale che, nata con lungimiranza nel lontano 1998, si sta dimostrando l’idea vincente. In chiusura un invito all’amministrazione comunale: “Occorre investire sulle attività produttive e commerciali del territorio per salvaguardare un patrimonio di piccole e piccolissime imprese, perlopiù a gestione familiare, che costituiscono la stragrande maggioranza del nostro tessuto economico”.

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