SERVIZI Premiati i comuni più ricicloni Umbertide in cima alla lista davanti a Bastia
di Anna Lia Sabelli Fioretti
PERUGIA – Anche l’Umbria ha le sue Capannori. Lo ha dimostratoieri,cifreallamano,l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti consegnando 17 attestati di benemerenza ad altrettanti comuni umbri che, nel primo semestre del 2013,hanno raggiunto esuperato il 65% di rifiuti differenziati, traguardo previsto dal Pianoregionale di gestione. Portando l’Umbria,con una media del 60%,al primo posto tra quelle del centro Italia. Tra i comuni ricicloni non ci sono le città umbre più popolose dove a quanto pare le difficoltà della raccolta porta a porta sono superiori a quelle di un paese o di una cittadina di media grandezza. Ma cinque hanno comuque una popolazione di oltre diecimila abitanti.E sono:Umbertide con il 73%(Gesenu), Bastia Umbra 70,04% (Gesenu), Marsciano 68,57% (Sia), Todi 65,95% (Gesenu) e Corciano che pur avendo iniziato da poco a Ellera è già al 65% (Tsa). In assoluto il
più riciclone in questo momento è il comune di Umbertide,seguito da Torgiano (72%), Fratta Todina (70.68%), Lisciano Niccone,(70%), Bastia Umbra, Giano dell’Umbria (70%), Attigliano (70%),Marsciano, Monte Castello di Vibio (65,97%), Todi (65,95%). Poi Piegaro (65,63%), Corciano, Cannara (66% a febbraio e 63% a giugno), Deruta (67% ad aprile e 58% a giugno), Massa Martana (64%), Gualdo Cattaneo (66%), Campello sul Clitunno (65%). Sono 17 su 92 comuni, quasi il 20% delle municipalità. Non è il risultato richiesto dalla Comunità Europea ma è comunque un risultato se sipensa che tre anni fa la media era intorno al 30%. “La Regione può far poco per aumentare la differenziata” spiega Rometti dopo aver consegnato un’attestazione di benemerenza ai rappresentanti di tutti i comuni virtuosi “perché il nostro è un ruolo di pianificazione, la parte operativa è nelle mani delle amministrazioni comunali. Comunque, ben sapendo delle difficoltà di cassa che stanno attraversando e dei costi alti del porta a porta abbiamo deciso di destinare delle risorse, 1 milione e 800 mila euro per i comuni oltre i diecimila abitanti e 120 mila euro per i piccoli comuni, al cofinanziamento della riorganizzazione della raccolta domiciliare”. Altri 166 mila euro sono stati stanziati per premiare le “ecosagre” e le “ecofeste”.Il dato interessante emerso nel corso della cerimonia alla Sala Fiume
di Palazzo Donini è che aumentando la differenziata i rifiuti da portare in discarica sono diminuiti di 100mila tonnellate rispetto all’anno precedente. “Occorre fare ulteriorisforziper incrementarelaqualità della raccolta, portare al minimo gli scarti valorizzando i rifiuti differenziati”. Quello dei benefici per i cittadini virtuosi è invece ancora un tasto dolente,non trova il modo di come individuarli e premiarli. Ma l’assessore promette che questo passaggio, che si trasformerà in unforte incentivo per aumentare la percentualedella differenziata, verrà affrontato e approfondito nelle
prossime settimane quando si aprirà il percorso per l’aggiornamento del Piano regionale di gestione rifiuti. Rometti ha altresì smentito di essere in emergenza per quanto riguarda la capienza delle discariche regionali. “Non c’è alcuna emergenza – assicura – almeno per i prossimi anni. Dobbiamo invece chiudere il ciclo come previsto dalla normativa europea”.
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