La richiesta al sindaco arriva dai presidenti dei circoli:“Si faccia applicare la prima sentenza del tribunale”

di Sara Caponi

BASTIA UMBRA – Via le new slot dai centri sociali. Stavolta la perentoria richiesta non proviene, come ci si aspetterebbe, dall’amministrazione comunale, ma è formulata in una lettera ufficiale indirizzata al sindaco Stefano Ansideri e firmata dai presidenti dei circoli di Bastiola,Santa Lucia, San Lorenzo, Borgo I Maggio, XXV Aprile e Ospedalicchio. Nella missiva i sei presidenti chiedono espressamente la rimozione delle new slot dai due centri sociali che al loro interno ancora ospitano le cosiddette “macchinette mangiasoldi” autorizzate dal Monopolio di Stato, in barba alla clausola che ne prevedeva la rimozione,pena la revoca immediata dell’affido, inclusa nelle convenzioni per il rinnovo della gestione dei circoli. Un aut-aut finalizzato a eliminare le sale giochi all’interno delle strutture pubbliche,promuovendone il ruolo esclusivamente sociale e aggregativo. Clausola a cui quasi tutti si sono alla fine adeguati,eccetto due circoli che, pur firmando il rinnovo,non hanno rimosso le new slot e presentato un ricorso presso la sezione di staccata del tribunale di Assisi per l’annullamento delle clausole ritenute vessatorie,che è stato rigettato e al quale è seguito un ulteriore reclamo presso il tribunale di Perugia. “Non si comprende – si chiedono i presidenti degli altri circoli – come mai non si dia intanto esecuzione alla prima sentenza che dà ragione all’amministrazione”. “La cosa grave – commentano nella lettera – è che il fenomeno della ludopatia,che provoca tragedie in molte famiglie, dovrebbe essere combattuto e non più tollerato, a maggior ragione se viene consumato in immobili di proprietà pubblica destinati a scopi sociali. Confidiamo che vengano assunti atti risolutivi della problematica in maniera celeree definitiva”. La tematica è attualissima anche a livello nazionale. Secondo quanto emerso da uno studio commissionato dal Codacons e realizzato dall’Università Cattolica di Brescia, un giocatore di slot su tre sarebbe infatti patologico e, quindi,incapace di resistere all’impulso di giocare,con conseguenze talvolta nefaste sui bilanci e su i rapporti familiari. Dati allarmanti che evidenziano come la ludopatia stia sempre più assumendo i tratti di una vera e propria piaga sociale.

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