Ha chiesto chiarimenti sulla vincita da diecimila euro ma senza risposta. E si è rivolto a un legale

di Sara Caponi
BASTIA UMBRA -Tentare la sorte con un Gratta e Vinci e veder sfumare una vincita di diecimila euro a causa di una lettera troppo “grattata”.
E’ quanto successo a uno sfortunato signore di Bastia Umbra, originario della Tunisia ma residente in città da ormai 11anni, che da oltre un anno e mezzo custodisce gelosamente un“Mini cruciverba d’oro”,grattato nell’ottobre 2011 e subito sembrato vincente per la somma di diecimila euro. Tanto che l’uomo,certo della corrispondenza tra la parola da covare e le lettere affiorate grattando la sottile protezione color argento, ha inviato come
da prassi una richiesta di pagamento all’ufficio premi delle Lotterie Nazionali,da cui è però giunta una risposta inaspettata. Secondo il concessionario, infatti, l’uomo avrebbe mal interpretato una lettera troppo abrasa, confondendo come “S” quella che in realtà sarebbe una “B”. Non secondo l’uomo, che certo delle sue ragioni non si è scoraggiato e si è recato a Roma, nella sede di Lotterie Nazionali,chiedendo di visionare il duplicato per far luce sulla lettera controversa.Senza ottenere alcun riscontro,a suo dire,neanche alle successive richieste di chiarimento in forma scritta inviate a Lotterie Nazionali dall’avvocato Paola Tucci, che ora assiste lo sfortunato giocatore. “E’ un mio diritto – spiega l’uomo in perfetto italiano – sapere se quella vincita mi spetta o no.
Ed è un mio diritto ottenere ciò che mi spetta onestamente”. Per questo, assieme al suo avvocato, ha deciso di dar seguito alla vicenda in un’aula di
tribunale, con l’auspicio che venga finalmente fatta chiarezza e nella speranza di vedersi confermata una vincita che per lui, disoccupato da oltre
due anni e a rischio sfratto, farebbe davvero la differenza.

Loading

comments (1)

comments (1)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.