L’allenatore ha ridato energia a tutto il gruppo e al presidente Bartolucci. Ben spalleggiato da Aglini

Sauro Trillini
Sauro Trillini

BASTIA UMBRA Sono andati subito ad accendere un cero, sotto la statua del santo patrono di Bastia, San Michele Arcangelo,i tifosi del Bastia appena tornati dalla trasferta di Civita Castellana. Le istituzioni invece,dovrebbero erigere un simbolico monumento per Sauro Trillini e Doriano Aglini dopo lo scampato pericolo per la retrocessione diretta e dalla lotteria dei play-out. Questa bellissima salvezza, è stata centrata anche grazie alla caparbietà dimostrata dal presidente Paolo Bartolucci, rinvigorito nel morale proprio da Trillini e Aglini. Al mister è bastata una gara,quella sfortunata di esordio con la Viterbese, per dare alla squadra un assetto giusto subito notato nella partita successiva in casa della Voluntas Spoleto. Tutti i giocatori in seguito a queste felici intuizioni di Trillini, hanno avuto dei benefici e cosi di conseguenza è potuta iniziare una escalation che ha fatto gridare al miracolo molti addetti ai lavori. Di colpo infatti è sparito quel complesso che andava in campo timoroso e soprattutto sbilanciato fra i reparti, atteggiamenti questi che stavano trascinando sempre più a fondo il Bastia. Il direttore Aglini, invece, da grande uomo di sport,ha trasmesso a tutto l’ambiente quella sua capacità organizzativa di cui se n’è subito notata l’efficienza responsabilizzando generosi dirigenti come il segretario Babbuini, Cristofani, Amico e Cosimetti l’unico che in tempi non sospetti è stato sempre ottimista riguardo alle qualità che la squadra possedeva,ampiamente poi dimostrate in
campo.
Leonello Carloni

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