LA RICETTA ANTI-CRISI DI CONFCOMMERCIO
PRESIDENTE-«Buoni rapporti con gli enti ma serve più collaborazione su viabilità e turismo»

BASTIA UMBRA —CRISI NERA per tutti, in particolare per il commercio, attività fondamentale per l’economia bastiola, dove operano più di 500 imprese. A rappresentare circa il 90% degli esercenti è la Confcommercio, voce autorevole della categoria. I rapporti tra questa associazione e il Comune di centrodestra sono buoni, tanto che dal 2009 la Giunta ha affidato la gestione delle fiere ad un consorzio emanazione della Confcommercio. «E’ vero, con questa collaborazione abbiamo fatto passi avanti — rileva il presidente Sauro Lupattelli —, ma non abbastanza. Perdurano aspetti tutt’altro che condivisi riguardanti la viabilità, l’arredo urbano e una politica commerciale-turistica che coinvolga più Comuni e non solo Bastia». Cominciamo dal fondo, cioè dalle politiche intercomunali, qual è la vostra idea? «E’ una proposta che vorremmo fosse fatta propria dall’amministrazione, specialmente in questo periodo difficile, in cui ci sono aziende che rischiano di chiudere. Si tratta di varare un piano di gestione condiviso, almeno con Assisi e Bettona, per utilizzare insieme la rete di servizi commerciali e turistici che coinvolga le imprese del territorio: alberghi e ristoranti, bar e negozi, fino all’Umbriafiere. Potrebbero nascere opportunità decisive per dare ossigeno alle imprese in gravi difficoltà economiche». Quanto all’arredo urbano? «Troppi errori. Come quello delle rotatorie, uno spreco di risorse che avrebbero potuto essere impiegate per migliorare l’arredo di piazza Mazzini ed evitare le complicazioni al traffico da via Roma per raggiungere la piazza centrale. Nel 2001 — conclude Lupattelli — con un convegno la Confcommercio portò in zona l’architetto Patrizi, un esperto nazionale dei centri storici, con il quale il Comune di Assisi ha stipulato una convenzione che, invece, Bastia non ha inteso prendere in considerazione».
m.s.

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