Con l’Arezzo finisce 1-1 (reti di Invernizzi e Diemè):manca poco al traguardo
NICOLA FREDDII
BASTIA UMBRA – Chi si accontenta gode, almeno così si dice. E stavolta, forse, è proprio cosi. Vuoi per la salvezza ormai (quasi) in tasca, vuoi per una gara giocata sin dall’inizio su ritmi tutt’altro che esaltanti, fatto sta che Bastia e Arezzo escono dallo scontro diretto con in mano un bicchiere che è più mezzo pieno che mezzo vuoto. Una partita bruttina, da 0.0. Finisce 1 -1, ma la sostanza resta la stessa.
LAMPI NELLA NOIA
A rompere la noia i due lampi firmati Invernizzi e Dieme: due gol, per dirla alla papa Francesco, dalla fine del mando (Uruguay e Senegal). 11 vantaggio biancorosso è confezionato dalla premiata ditta Urbanelli-lnvernizzi.
ll primo apparecchia, il secondo serve il piatto forte: il Matador resiste alla carica di un difensore e fa secco Dolci in uscita con un tocco chirurgico che va a sbattere sulla parte interna del palo prima di finire in fondo al sacco. E sono sedici in campionato.
L’Arezzo, capace di farsi vede.. re soltanto in apertura con una punizione tagliata di Rubechini, rischia grosso nel finale di tempo, quando la capocciata di Testa sul calcio di punizione di Sedivec finisce larga di poco. Ad inizio ripresa Nofri si gioca la carta Dieme al posto di uno sbiadito Gentili. La mossa si rivela subito azzeccata perché al 7′ sul cross di Bozzoni è proprio l’esterno senegalese ad approfittare dell’uscita a vuoto di Biscarini per l’ 1 -1, a porta vuota e da metri zero. L’Arezzo vive un buon momento e il Bastia, stanchissimo, abbassa baricentro.
Ma di pericoli, se così si possono chiamare, ne corre di più Dolci. Non un granché in realtà, solo un rasoterra innocuo di Testa ed un sinistro alto di Urbanelli dal limite.
SEDIVEC IN CHIAROSCURO,.. Insomma un copione già scritto quello del pari, anche se a ad onor del vero Trillini la squadra l’aveva messa in campo per vincere. Senza il playmaker Oresti, squalificato, il tecnico aveva schierato Sedivec in mediana anziché optare per una scelta più conservativa (Arcioni o Fabris). Non una partita esaltante quella dell’ex grifone, un po’ mezzala sinistra e un po’ trequartista. Settanta minuti fatti di qualche appoggio ed un paio di calci di punizione guadagnati, Da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa in più, E questa forse è una piccola delusione per il Bastia che si di lui aveva puntato per provare a fare il tanto agognato salto di qualità.
E ORA SOTTO COL RECUPERO Peccato per Trillini, che con gli amaranto ha un conto aperto da diciassette anni. Nella stagione 1995-1996 l’Arezzo di Seme Cosmi gli soffiò la C2 quando lui era al timone del Sansepolcro. Sarà per un’altra volta.
Il pensiero va anche a quei tre punti sfumati in mezzo alla nebbia di Piancastagnaio dieci giorni fa. Il risultato al momento della sospensione era sullo 0-2, si ripartirà dallo 0-0. La gara si rigioca mercoledì e coi tre punti sarebbe aggancio in classifica propria ai danni dell’Arezzo.
Già, l’Arezzo. Senza La Rocca e Sereni squalificati e con Martinez in panchina praticamente solo per fare numero un punticino in casa di una delle squadre più in forma del momento non è roba da buttare per la squadra di Nofri, soprattutto per come si era messa la partita. Ad accontentarsi qualche volta si fa bene.
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