acbastiaReti inviolate al Comunale: gol annullato ai bastioli che sciupano almeno altre tre occasioni e restano invischiati in zona playout
di RENZO BERTI
SPOLETO — Occasione mancata? Sì, ma per il Bastia che sì fa inchiodare sullo 0-0. Nella giornata che doveva segnare un passo decisivo verso la salvezza, la Voluntas fa flop. La squadra dì Brevi, in piena fase involutiva e prigioniera di uno stucchevole refrain fatto dì traversoni sghembi (quando i suoi pedalatori di fascia sono riusciti a metterli dentro) dalle corsie laterali, dovrebbe accendere con largo anticipo sulle celebrazioni pasquali un bel cero a San Pasquinì….
Già, perché il portiere ha salvato i suoi dall’onta della seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Civitacastellana, con un paio dì interventi da cartoon dei Supereroi. La prima volta, nel primo tempo (28′) dicendo no alla girata di Marchetti dal fronte sinistro dell’area. Poi, d’istinto, ha calamitato con la mano sinistra la conclusione a botta sicura di Arcioni. Ma gli interventi dì straordinaria amministrazione dell’estremo difensore di casa non sono finiti qui, perché nella ripresa (30′) su uno “slalom gigante” sul fronte sinistro dell’ area del dinoccolato Invernizzi, con palla servita in livrea al limite dell’area piccola, si è opposto con il corpo al colpo da “giustiziere” dì Marchetti, complice anche una zolla galeotta in cui è affondato lo scarpino del centrocampista ospite. Ecco perché, alla resa dei conti, il piatto delle occasioni perdute pende dalla parte degli ospiti. Senza il metronomo Francesconì, lasciato a meditare in panchina e con Castellazzi eterno corpo estraneo e ormai desaparecido, il centrocampo spoletino è stato schiacciato sulla linea dei difensori. Falzone, in giornata grigioscura, si è arrangiato a far scorrere la palla sulle corsie laterali. Ma, a parte qualche inserimento di Cavitolo su quella di sinistra nel primo tempo, la Voluntas non è stata mai capace di mettere in mezzo un pallone decente per Gammaidoni. Il primo (5′) ed unico tiro indirizzato dai padroni di casa nello specchio della porta ospite porta la fuma proprio di Falzone. La punizione a filo d’erba ha fatto la barba al palo alla sinistra di Biscarini Che, per ìl resto della partita, è rimasto a guardare lo spettacolo maldestro offerto dall’attacco della Voluntas, i cui rifornimenti sono arrivati col contagocce.
Nella ripresa, le speranze della torcida di casa in un improvviso risveglio sono andate a crogiolarsi sotto il tiepido sole primaverile. Anzi, il Bastia è riuscito (7′) a gonfiare l’angolino alla destra di Pasquini su una magistrale punizione dalla tre quarti sinistra di Invernizzi. Ma la battuta, di prima intenzione, è stata censurata dall’arbitro. Poi, lo stesso Invernizzi, su una ripartenza propiziata da un pallone sfilato a Maulini, ha sfiorato (18′) il palo alla sinistra di Pasquini. Per i padroni di casa, i brividi sono come gli esami: non finiscono mai. Dopo la pantagruelica occasione divorata da Marchetti, l’ultimo che prolunga un inverno senza fine lo procura (38′) una girata sotto misura del solito Invernizzi, che cattura un centro dì Lo Nardo dall’out di sinistra. Il triplice fischio, per i padroni di casa, è come un rito liberatorio.

Spogliatoi Brevi: «Abbiamo sbagliato anche le cose elementari, questa involuzione mi preoccupa». Marchetti: «Mi è rimasto piantato il piede»
Trillini: «Peccato ma è un buon punto di… ripartenza»

SPOLETO — Adesso il futuro è un’incognita. L’unica certezza, in casa spoletina, è che questa Voluntas ha davvero toccato il fondo. Da cui non può che risalire. Il primo ad ammetterlo è il tecnico dei padroni di casa, Ezio Brevi: «Non siamo riusciti a dare un senso compiuto alla nostra partita—dice il tecnico biancorosso — Anzi, abbiamo sbagliato anche le cose più elementari sia in fase di costruzione del gioco che in attacco. Ho visto una involuzione tecnica che, francamente, mi preoccupa. Dai ragazzi ai quali ho dato un po’ di riposo mi sarei aspettato molto di più. Sulle fasce non siamo riusciti ad aggredire il Bastia come avevo chiesto di fare. Speravo che con l’inserimento di Luparini avremmo dato maggior profondità al nostro gioco offensivo. Purtroppo, lo devo dire, mi ha deluso pure lui».
Difficile, comunque, gettare la croce sui giovani quando i grandi assenti (ingiustificati)  sono stati i veterani. Ad eccezione di Guastaivino, che in difesa ha tenuto la barra a dritta evitando (ironia della sorte) il naufragio insieme a Schettino. E i giocatori? Nessuno accampa alibi. L’unica attenuante cerca di tirarla fuori Di Giuseppe. «Ci alleniamo sempre sul sintetico del Flaminio dove riusciamo a dare velocità alla manovra — spiega— Il terreno del Comunale, però, è un’altra cosa. Pensavamo che il Bastia si chiudesse a riccio ed invece ci è stato superiore anche a centrocampo».
In casa ospite, invece, le tinte verdi della speranza si mescolano a quelle viola del rammarico. «Dobbiamo recuperare convinzione nei nostri mezzi — esordisce il tecnico Trillini — Ho visto i miei ragazzi rammaricati per le occasioni sciupate, ma questo è un buon punto di partenza. Sul piano della prestazione, la squadrami ha soddisfatto in pieno. Ora, però, serve centrare subito un successo».
L’ oscar degli arrabbiati, per la grande occasione sciupata, va a Marchetti. «Ho colpito a botta sicura – racconta — ma la scarpa mi è rimastapiantata per terra». Pazienza. Magari sarà per la prossima volta.

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