BASTIA UMBRA – Il centrosinistra è buono, efficace, solidale e creativo, il centrodestra invece è rozzo, legato esclusivamente ad interessi economici e non sa proporre soluzioni di governo. Su questo pregiudizio, culturale e politico, ha vissuto per decenni la sinistra a Bastia sfruttando una rendita politica che ha logorato la capacità di governo e soprattutto stancato gli elettori .
Lo scorso giugno il popolo di Bastia, con larga e qualificata maggioranza, non ha esitato a consegnare il governo della città nella mani di Stefano Ansideri e alla coalizione di centrodestra che lo ha sostenuto. Il centrosinistra, nonostante la lezione elettorale ricevuta fa come il lupo che perde il pelo, ma non il vizio. E allora continua nella vecchia e usurata pratica della delegittimazione degli avversari, ricorrendo ad argomenti ambigui e pretestuosi, non escludendo le calunnie e neanche le bugie. La vicenda che ha scatenato l’attacco senza esclusione di colpi mosso dalla sinistra e dal Pd è quella dell’inquinamento da liquami delle stalle dei suini, preso a pretesto per attaccare al di là di ogni evidenza l’amministrazione comunale del sindaco Ansideri in carica da poche settimane . Non solo, il centrosinistra si è ricompattato solo per proclamare in una conferenza stampa che la soluzione al problema delle stalle era stato individuato già nel 2004 e con particolare insistenza dell’allora gruppo consiliare Ds, che pretese di imporre al consiglio comunale proposte non condivise dall’opposizione di centrodestra di allora e neanche dalla quota più moderata della maggioranza che faceva riferimento alla Margherita. La delibera portata nel dicembre 2004 alla votazione del consiglio comunale fu avversata dal gruppo di centrodestra, che lasciò l’aula non partecipando alla votazione, perché non idonea a dare risposte risolutive alle attività di allevamento, e fu trasformata in un ordine del giorno con cui impegnare la giunta Lombardi a individuare soluzioni operative. Ecco il testo deliberato:
“Di impegnare la Giunta Comunale ad elaborare una normativa sistematica e complessiva in ordine alla materia degli insediamenti zootecnici che concerna gli aspetti urbanistici, quelli della riqualificazione ambientale e quelli igienico sanitari, in via prioritaria con delle disposizioni di rango regolamentare e, in via subordinata, con una variante alle “N.T.A. “ del P.R.G.;
Di raccomandare alla Giunta Comunale di tenere conto quanto emerso dall’odierno dibattito(;) :
1. ristrutturazione dell’esistente;
2. riconversione senza delocalizzazione;
3. delocalizzazione con cambio d’uso.”
Dal dicembre 2004 sono passati oltre quattro anni, un periodo piuttosto lungo che però non è stato sufficiente alla giunta del sindaco Lombardi, rimasto in carica fino allo scorso giugno, per individuare soluzioni operative che potessero dare risposte ai cittadini per eliminare l’inquinamento e la puzza che da decenni affligge vaste aree del territorio comunale di Bastia.
Erigo Pecci, consigliere comunale allora dei Ds e oggi del Pd, si è spinto ad affermare nella conferenza stampa dei giorni scorsi che il centrosinistra aveva individuato le soluzioni che il centrodestra oggi non vuole o non è capace di applicare. E’ una autentica bugia, perché in questi anni il centrosinistra al governo non ha saputo fare altro che chiacchiere o adottare delibere parziali, inefficaci e mirate solo a risolvere i problemi di qualcuno e non di tutti.
Il sindaco Ansideri, sostenuto dal centrodestra, invece in meno di due mesi dall’insediamento ha adottato senza esitazioni una serie di ordinanze nei confronti degli allevamenti applicando i rilievi evidenziati da Arpa e Asl. Inoltre, cosa politicamente rilevante, ha preso l’iniziativa di proporre un ‘tavolo di concertazione’ tra tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati alla soluzione del problema stalle. Si è infatti preso atto che nessuno dei soggetti coinvolti da solo, neanche la Regione Umbria, può risolvere la complessità dei problemi aperti. Quindi, l’iniziativa di Ansideri costituisce un importante passo avanti con la proposta di un incontro tra volenterosi per ricercare insieme soluzioni praticabili e condivise, attribuendo ad ognuno dei soggetti partecipanti un ruolo da concordare con gli altri, secondo un piano di azione comune. Questa è la vera novità di queste settimane che va oltre le polemiche verbali e può rappresentare una valida soluzione ai problemi irrisolti da troppi anni.
Francesco Fratellini
Coordinatore Comunale
le buge hanno le gambe corte…..
Con le prove alla mano si instaurano i dibattiti … non con la demagogia del centro sinistra.
La proposta fatta dalla vecchia giunta la conoscevano in molti, e in tanti abbiamo aspettato che fosse messa in atto. Per quanto riguarda i punti che dovevano essere evasi, (1. ristrutturazione dell’esistente;
2. riconversione senza delocalizzazione;
3. delocalizzazione con cambio d’uso”) si è attuato, per ovvie ragioni, il solo cambio di gestione…DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO. A buon intenditor…