Bastia Umbra, un mese fa aveva reagito e fatto arrestare il bandito che lo minacciava
BASTIA UMBRA – Gioielliere picchiato e rapinato. In pieno giorro, una domenica mattina in cui i negozi erano aperti per gli acquisti natalizi. Vittima dell’aggressione lo stesso commerciante che un mese fa aveva reagito ad una rapina nella sua gioielleria di Bastia Umbra, facendo arrestare il presunto responsabile. Episodio che potrebbe anche far inquadrare ì fatti dì ieri come una rapina, ma anche dietro la spinta della vendetta.
Secondo la ricostruzione fornita agli investigatori due uomini sono entrati nel negozio a volto scoperto, fingendosi clienti. Dopo una rapida occhiata avrebbero tirato fuori una pistola. Il gioielliere, come un mese fa, ha reagito nuovamente. Ne è nata una colluttazione nella quale il commerciante e la moglie hanno avuto la peggio. Entrambi sono stati, infatti, colpiti al volto e alla testa con il calcio della pistola. Poi i due aggressori sono fuggiti senza rubare niente. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia. Al vaglio degli investigatori il racconto delle vittime e le immagini del sistema di videosorveglianza installato nella gioielleria. Istituiti anche dei posti di blocco in superstrada e sulla viabilità ordinaria per tentare di intercettare la via di fuga dei due rapinatori.
Le condizioni dell’uomo – ha riferito l’ufficio stampa del Santa Maria della Misericordia di Perugia – non destano preoccupazione. Il gioielliere, soccorso dagli operatori sanitari del 118, è stato ricoverato all’ospedale di Assisi. La moglie è stata medicata al Pronto soccorso e subito dimessa, con una prognosi di guarigione di 15 giorni Il gioielliere, che ha 54 anni, è ricoverato in osservazione. Sull’episodio sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Assisi, ì quali hanno confermato che i due malviventi sono fuggiti senza rubare nulla.
La precedente rapina era avvenuta il 14 novembre. A finire in manette era stato un pluripregiudicato di origine siciliana, che era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Un uomo, armato con una pistola scacciacani priva del contrassegno rosso e quindi identica a quelle vere, era entrato nel negozio intimando al proprietario la consegna dei preziosi. Il gioielliere, nonostante la pistola puntata, aveva ingaggiato una colluttazione con il rapinatore, subito dopo bloccato dai carabinieri.
L’Umbria ripiomba nell’incubo rapine alle attività commerciali e in villa. Nell’ultimo mese, infatti, diversi i colpi da Perugia a Temi, passando per Todi e Spoleto. Uno studio del Sole24ore sulla qualità della vita, in relazione a scippi, borseggi e rapine, colloca Perugia al 72esimo posto tra le 107 province.
U. M.

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