BASTIA UMBRA – Resta alta la tensione politica a Bastia dopo i veleni incrociati e l’annuncio di un maxi risarcimento chiesto dal sindaco Ansideri al Pd per alcune esternazioni sulla vicenda Bagnetti.
Il coordinamento comunale del Pdl è intervenuto proprio ieri sulla vicenda, “sono strani i concetti espressi dal Pd per cercare di correggere il tiro su ciò che è stato scritto e divulgato attraverso il proprio sito web, con volantini e manifesti. Contrariamente alla cultura della bugia, del giustizialismo e dello stravolgimento della realtà rimasta nel dna del Pd, per noi e per la generalità dei cittadini, essere imprenditore o professionista non è sinonimo di malaffare”. Ecco allora altre critiche contro gli esponenti del centrosinistra, “screditare le persone ricorrendo alle insinuazioni per mettere in dubbio la loro moralità solo sulla base di equazioni infondate è un comportamento penalmente rilevante – fanno sapere dal Pdl – invece, chiedere chiarezza e invocare il conflitto di interessi riferendo atti e verbali di consigli di amministrazione è cosa diversa, e a questo proposito basta ascoltare le registrazioni dei consigli comunali per sapere quante volte i consiglieri di centrodestra, allora opposizione, hanno chiesto di essere querelati se le loro affermazioni erano ritenute infondate”.

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