Bastia, Urbanistica dossier “caldo”
BASTIA UMBRA – Se a Bastia c’è un argomento su cui i partiti di maggioranza e opposizione sono tentati di accapigliarsi sul merito e sul metodo, questo è sicuramente il dossier relativo all’Urbanistica. Su ogni argomento l’accordo bipartisan può essere a un passo, ma poi l’istinto dello scontro frontale ha la meglio sulle buone intenzioni. L’esempio più lampante è quanto sta avvenendo sulla scrittura dei criteri di riconversione delle venti stalle presenti sul territorio comunale e il tira e molla che sembra andare già in scena sul Piano San Marco. Nel primo, come nel secondo caso, la Giunta vuole spingere sul piede dell’acceleratore ed entro il mese di novembre Ansideri e suoi assessori sono pronti a dare il semaforo verde su entrambe le pratiche. L’assessore all’Urbanistica Fratellini, la mette giù con chiarezza: «A fine mese il progetto relativo all’area San Marco sarà adottato dalla Giunta, dopo di che ci sarà la fase della partecipazione ed è prevedibile che a primavera possano iniziare i lavori».
Per quanto riguarda, invece, i criteri di riconversione delle stalle lo scontro andato in scena in questiultimi giorni tra il consigliere del Pd, Pecci, da una parte e lo stesso assessore Fratellini a cui il presidente della seconda commissione, Degli Esposti, ha dato subito man forte, ha trasformato il tutto in una polveriera politica. Le intenzioni bipartisan manifestate all’inizio, sembrano cedere il passo a uno scontro senza quartiere. Un ultimo tentativo di mediazione verrà fatto all’interno della seduta della seconda commissione che probabilmente verrà convocata per martedì 13. In quella sede, la maggioranza, guidata dal presidente Degli Esposti, cercherà di capire se ci sono reali margini di mediazione rispetto alla proposta che verrà avanzata dal Pd: se sui criteri di riconversione, come ad oggi sembra essere, non ci dovessero essere punti d’incontro, la maggioranza procederà contando solo sui suoi numeri. L’intenzione è quella di portare l’atto in consiglio comunale entro la fine del me-se. Anche su questo punto, l’assessore Fratellini, sintetizza gli umori che circolano nella maggioranza: «Gli appunti che ci ha mosso il consigliere Pecci sono irricevibili, detto questo alcune proposte della minoranza potrebbero essere accolte, ma in questo momento la cosa importante sono i tempi». Come a dire che sui criteri di riconversione si deve andare a una “stretta” prima possibile. «Credo che entro la fine del mese il consiglio comunale – sottolinea – debba avere la possibilità di esaminare l’atto e poi licenziarlo, un atto come questo ha una ricaduta diretta su molte famiglie e su molte attività».
Se questo è il quadro, non è difficile immaginare come i prossimi dieci giorni siano determinati: o da una parte o dall’altra. Anche perché, dopo l’uscita di Livieri dall’Urbanistica e il passaggio delle deleghe a Fratellini, la maggioranza non può permettersi passi falsi. Ulteriori ritardi, sarebbero letti come sintomo di debolezza decisionale. Proprio quello che il sindaco Ansideri non vuole. Carte in tavola, inizia la partita.
di LUCIO FONTANA

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