A Bastia Umbra fino all’11 novembre è possibile vedere i giganti della preistoria
Bastia Umbra-World of dinosaurs”. questo il titolo della mostra che si concluderà l’11 novembre a Bastia Umbra. Un’occasione unica, per grandi e piccoli, per entrare nel mondo dei giganti della preistoria. Sono cinquanta i modelli di dinosauri a grandezza naturale ricostruiti accuratamente in collaborazione con paleontologi. Dall’arcinoto T-Rex, ai centrosauri, ai dimetrodonti, all’europasaurus (la “lucertola europea”, rinvenuta in Germania) e al diplodocus, con i suoi 30 metri di lunghezza, questa mostra raccoglie le ricostruzioni di ogni dinosauro che sia stato presente sulla Terra. Insieme a questa esposizione è possibile visitarne una collaterale chiamata “I successori dei dinosauri” nella quale vengono presentate le riproduzioni di animali provenienti dall’era Glaciale come i bradipi, la tigre dai denti a sciabola o il mammut ed altri esemplari poco conosciuti ma di grande fascino.
ORARI E COSTI
La mostra è visitabile al percorso verde (a pochi metri dal piazzale delle Poste) a Bastia Umbra fino all’11 novembre tutti i giorni dalle 9 alle 18. Il costo del biglietto d’ingresso è: carta famiglia euro 24 (Genitori + 2 bambini o anche nonni + 2 nipoti); adulti euro 10; bambini euro 6 (dai 4 ai 13 anni); ridotto euro 8 (studenti, adulti di età superiore a 60 anni, disabili autosufficienti, accompagnatori di persone diversamente abili non autosufficienti); scolaresche/asilo nido euro 4; gratuito per persone diversamente abili non autosufficienti.
QUANDO SONO VISSUTI I DINOSAURI?
I primi dinosauri sono apparsi sulla Terra circa 230 milioni di anni fa e hanno dominato le tetre emerse per circa 165 milioni di anni. Non tutti i dinosauri vissero nello stesso periodo. Mammiferi, uccelli e la maggior parte dei rettili attuali (serpenti e lucertole) sono invece apparsi molto più tardi, verso la fine dell’era Mesozoica. Quando comparvero i dinosauri la Tetra aveva un aspetto molto diverso da oggi. I continenti erano uniti in un’unica massa nota come Pangea (tettonica), al cui centro si stendeva una vasta area di deserto inospitale. I boschi erano dominati da felci arboree, araucarie e cipressi; le zone aperte erano coperte di felci e muschi. Non esistevano ancora le piante con fiore, e il paesaggio era piuttosto monocromatico.
COME VIVEVANO
È molto difficile ricostruire dai resti fossili i tratti del comportamento o alcune capacità sensoriali dei dinosauri. Non sappiamo, per esempio, se avessero o meno la capacità di emettere suoni, o se fossero colorati. O ancora, quale fosse il loro comportamento riproduttivo. A volte è persino difficile distinguere un maschio da una femmina. Alcuni caratteri propri della loro vita sono però stati chiariti grazie al ritrovamento non soltanto di ossa, ma anche di orme, escrementi, nidi, uova e impronte di pelle fossili. Grazie alla conformazione degli arti e del bacino, e alla forma e disposizione di migliaia di orme fossili, oggi sappiamo che alcuni erano bipedi, altri camminavano sulle quattro zampe, altri usavano entrambe le pasture. Alcuni erano molto veloci (per esempio, il velociraptor), altri molto lenti (l’ankilosaurus). Alcuni, in fine, si muovevano in gruppi, suggerendo una sorta di comportamento sociale. Il ritrovamento di molti nidi con uova ha permesso di rivelare alcuni aspetti della riproduzione. La scoperta di una vasta area di nidificazione di alcuni adrosauri, con molti nidi vicini, ha suggerito che questi rettili covassero e difendessero le uova fino alla schiusa.
S. M.
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