La gente si interroga sul valzer delle deleghe e sul “ridimensionamento” del ruolo dell’assessore nell’esecutivo
BASTIA UMBRA – L’urbanistica, a Bastia Umbra, è in una fase di stallo e rischia di mettere a dura prova l’unità, per non dire la tenuta, della coalizione di maggioranza. A generare fortissime tensioni all’interno dell’esecutivo è il “caso Livieri”, su cui molto è stato detto tralasciando, però, alcuni aspetti sui quali non pochi continuano a interrogarsi. Il quadro èormai chiaro: a ballare c’è la delega all’urbanistica, finora in mano al “delfino” Livieri, che dovrebbe essere ceduta all’ assessore all’edilizia Francesco Fratellini (così da incorporare i due settori e smuovere acque ferme ormai da troppo tempo) lasciando a Livieri la gestione del prg, ancora in fase preliminare.Un valzer di incarichi finora per lo più motivato dai troppi impegni professionali dell’ingegnere. Ma c’è chi non si limita a questa chiave di lettura. Se infatti, dal punto di vista amministrativo, l’urbanistica si è di fatto arenata in una fase di stallo (a parte il percorso del prg partecipato appena intrapreso) quando i tempi, a tre anni dall’ insediamento, cominciano a stringere, dal punto di
vista politico è stato rilevato che il ruolo di primo piano del “frontman” della giunta Ansideri si è notevolmente ridimensionato, con una presenza via via sempre meno assidua e partecipativa.Non saranno sfuggiti agli occhi, non necessariamente troppo attenti, degli osservatori, suggerisce qualcuno, un paio di episodi quantomeno emblematici, come la presentazione dell’Urban Lab in cui Livieri ha preso la parola per limitarsi a poco più di un saluto al pubblico o uno degli ultimi consigli comunali durante il quale, addirittura,l’assessore ha seguito i lavori seduto negli spalti riservati al pubblico. Circostanze che suggeriscono un “mal di pancia”,confermato da voci ben informate, che fa fibrillare la maggioranza,impegnata a far fronte a un nodo politico di vitale importanza. Occorrerà ancora qualche giorno perché si definisca l’eventuale nuovo assetto di giunta. Resta da verificare se ciò sarà sufficiente a placare definitivamente gli animi.
di Sara Caponi
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