MENTRE ci si prepara al corteo pro-punto nascita e ospedale di domani, le «antenne» degli amministratori cittadini sono sintonizzate su Perugia. Dalla Regione giungono spiegazioni, inviti e anche bacchettate riguardo alla situazione della struttura ospedaliera di Assisi. Prontamente respinte al mittente. Lo scontro con la presidente Catiuscia Marini e l’assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni si fa dunque sempre più infuocato. Rino Freddii, capogruppo comunale del Pdl parla, in una lettera aperta alla governatrice, delle promesse disattese e delle risposte evasive sul futuro dell’ospedale di Assisi avute nel tempo dagli assessori Rosi e Tomassoni.
«Rilevo che solo negli ultimi giorni lei, presidente, ha iniziato ad esternare pubblicamente il suo pensiero sulla sanità umbra, non partendo da un’autocritica come doveroso e necessario per migliorare — insiste Freddii — ma attaccando il sindaco Ricci che con le proprie azioni cerca di difendere un servizio essenziale ed irrinunciabile non solo per i suoi concittadini, ma anche per i residenti delle zone limitrofe e per milioni di turisti. Converrà con me — aggiunge — che la mancata nomina da oltre cinque anni del primario di Ostetricia può indurre anche i meno maliziosi a pensare che sia stato un atto premeditato per ridurre il numero dei parti e costruirsi così l’alibi e la giustificazione ad un’eventuale chiusura del reparto. Personalmente credo che gli attuali 400 nati in Assisi rappresentino un numero eccezionale, considerata proprio la mancanza di un primario».
«E’inutile che la Giunta Regionale esponga dichiarazioni che descrivono fatti non rispondenti a quanto accaduto — incalza il sindaco Claudio Ricci — In qualità di primo cittadino, avrei volentieri partecipato a un tavolo di confronto sul tema della sanità, tavolo che ho chiesto ripetutamente e al quale ritengo avrebbero dovuto prender parte tutti i sindaci interessati alla tematica, in quanto responsabili locali in termini di sanità».
Non mancano, infine, schermaglie fra le forze politiche locali.
«Pettirossi e Masciolini la smettano di fare politica con il ‘gioco delle tre carte’ — sottolinea Marco Tellurio, segretario di Uniti per Assisi, rivolto ai vertici del Pd assisano — Dicano apertamente se e come vogliono contrastare una decisione deleteria sotto ogni punto di vista non soltanto per Assisi».
Maurizio Baglioni

MENTRE ci si prepara al corteo pro-punto nascita e ospedale di domani, le «antenne» degli amministratori cittadini sono sintonizzate su Perugia. Dalla Regione giungono spiegazioni, inviti e anche bacchettate riguardo alla situazione della struttura ospedaliera di Assisi. Prontamente respinte al mittente. Lo scontro con la presidente Catiuscia Marini e l’assessore regionale alla sanità Franco Tomassoni si fa dunque sempre più infuocato. Rino Freddii, capogruppo comunale del Pdl parla, in una lettera aperta alla governatrice, delle promesse disattese e delle risposte evasive sul futuro dell’ospedale di Assisi avute nel tempo dagli assessori Rosi e Tomassoni.«Rilevo che solo negli ultimi giorni lei, presidente, ha iniziato ad esternare pubblicamente il suo pensiero sulla sanità umbra, non partendo da un’autocritica come doveroso e necessario per migliorare — insiste Freddii — ma attaccando il sindaco Ricci che con le proprie azioni cerca di difendere un servizio essenziale ed irrinunciabile non solo per i suoi concittadini, ma anche per i residenti delle zone limitrofe e per milioni di turisti. Converrà con me — aggiunge — che la mancata nomina da oltre cinque anni del primario di Ostetricia può indurre anche i meno maliziosi a pensare che sia stato un atto premeditato per ridurre il numero dei parti e costruirsi così l’alibi e la giustificazione ad un’eventuale chiusura del reparto. Personalmente credo che gli attuali 400 nati in Assisi rappresentino un numero eccezionale, considerata proprio la mancanza di un primario».«E’inutile che la Giunta Regionale esponga dichiarazioni che descrivono fatti non rispondenti a quanto accaduto — incalza il sindaco Claudio Ricci — In qualità di primo cittadino, avrei volentieri partecipato a un tavolo di confronto sul tema della sanità, tavolo che ho chiesto ripetutamente e al quale ritengo avrebbero dovuto prender parte tutti i sindaci interessati alla tematica, in quanto responsabili locali in termini di sanità».Non mancano, infine, schermaglie fra le forze politiche locali. «Pettirossi e Masciolini la smettano di fare politica con il ‘gioco delle tre carte’ — sottolinea Marco Tellurio, segretario di Uniti per Assisi, rivolto ai vertici del Pd assisano — Dicano apertamente se e come vogliono contrastare una decisione deleteria sotto ogni punto di vista non soltanto per Assisi».Maurizio Baglioni

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