Roberta, 24 anni, ha subito il trapianto del rene della sorella e denuncia la carenza di una medicina per lei fondamentale. La Asl 2: le scorte ci sono
BASTIA- Tornare avivere, “rifiorire” dopo mesi e mesi passati a entrare ed uscire dall’ospedale. Guardare al futuro finalmente con il sorriso pensando al figlio che nascerà tra qualche mese. Cose normali per tanti, ma non per Roberta, 24enne di Bastia, che oggi può dire di essere tornata alla vita grazie al dono più grande che le poteva fare sua sorella Mara: quello di un rene.
La storia di Roberta inizia due anni fa quando i suoi reni hanno smesso di funzionare. I primi consulti medici, l’avvio della dialisi e l’inserimento nella lista d’attesa per il trapianto di rene. L’esistenza di Roberta, un concentrato di simpatia e dolcezza, ma soprattutto di forza e voglia di vivere, viene sconvolta così come quella dei suoi genitori e di sua sorella Mara, 30 anni. Ma nessuno in famiglia si fa prendere dallo sconforto. Anzi. Mara di fronte alla prospettiva di un’attesa del trapianto di un rene per sua sorella che non si sa quanto durerà, non ci pensa due volte e decide di farle il regalo più grande: il suo rene. L’intervento, effettuato a Bologna, viene eseguito con successo. Da allora Roberta è tornata a vivere. Lavora, fa l’impiegata, e ora attende un bambino. Tutto questo grazie al cuore grande di Mara, angelo oltre che sorella.
Ma per potere convivere con il rene di Mara, Roberta ogni giorno deve assumere medicinali immuno-soppressori. «Devo prendere quotidianamente sei compresse di Prograf – spiega Roberta – altrimenti il rischio è il rigetto e quindi il ritorno alla dialisi. Medicinale che viene fornito gratuitamente tramite la Asl 2, dietro presentazione di ricettamedica. Ultimamente però ho avuto delle difficoltà nel reperire il farmaco presso le farmacie. In particolare lunedi scorso sono andata in tutte le farmacie di Bastia e Ponte San Giovanni, senza riuscire atrovarlo. Alla fine l’ho acquistato in una farmacia di Perugia. Se questo tipo di farmaco non si trova c’è una soluzione estrema – spiega Barbara – comprarlo in vendita libera al modico prezzo di 180 euro alla scatola, con la quale io riesco a coprire solo 5 giorni di cura. Nessun lavoratore dalla vita normale può permettersi una cifra simile per garantirsi la sopravvivenza».
Immediata la risposta della Asl 2 la quale assicura che le farmacie sono rifornite e che il medicinale non manca. «Qualche problema di distribuzione del Prograf – spiega Annarita Salvatori, responsabile Unità operativa farmaceutica ospedaliera della Asl 2 – c’è stato alla fine del 2011 ma è dipeso dalla ditta e non dalla Asl 2. Possiamo assicurare che il rifornimento delle scorte nelle farmacie è a regime e continuerà ad esserlo e che quindi il farmaco, a parte il disguido legato alla consegna da parte della ditta, è stato e continua ad essere disponibile». Entrando nel caso specifico Salvatori spiega che la carenza riscontrata lunedì da Barbara è stata un caso fortuito in quanto, come da lei stessa ha verificato, proprio lunedì è stato effettuato il rifornimento.
«Probabilmente – spiega Annarita Salvatori – la signora non l’ha trovato proprio perché era in corso il rifornimento che è stato completato in giornata. Attualmente ne sono disponibili 69 confezioni. Possiamo assicurare che l’approvvigionamento è costante e che il farmaco sarà reperibile senza alcuna difficoltà». Roberta, e tutte le persone che hanno il suo stesso problema, lo sperano con tutto il cuore.
di SIMONETTA PALMUCCI
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