Pozzi inquinati, è duro scontro tra amministrazione e Pd I POZZI inquinati in località San Lorenzo sono oggetto di polemica tra Pd e amministrazione comunale. I democratici, in una nota, chiedono al Comune di valutare i danni per la mancata utilizzazione dell’acqua dei pozzi per risarcire i proprietari. Inoltre, ritengono inadeguata la possibilità di sconti del 25% delle spese per gli allacci all’acquedotto pubblico. Sempre il Pd fa sapere che tra i cittadini di San Lorenzo si stia valutando l’ipotesi di un esposto alla Procura della Repubblica. Una presa di posizione ‘superficiale e strumentale’, secondo l’assessore all’ambiente Francesco Fratellini, che invece vuole smascherare l’incompetenza e il tentativo d’ingannare i cittadini. «Non si può ignorare — rileva Fratellini — che spetta ai proprietari dei pozzi, che utilizzano l’acqua a scopi domestici, effettuare controlli di qualità, almeno una volta all’anno come prescrive il regolamento d’igiene». Va quindi iscritto a merito del sindaco Ansideri l’aver chiesto controlli a tappeto sulla qualità dell’acqua dei pozzi, coinvolgendo l’Usl e l’Arpa e interessando del problema i carabinieri del Noe. L’inquinamento, venuto alla luce in questi giorni, è originato da cause, ancora da accertare, ma che persistono da tempo. «E’ davvero singolare — conclude Fratellini — che il Pd, che dovrebbe avere a cuore l’interesse pubblico, possa immaginare che il Comune che eventualmente è parte lesa, visto che le falde acquifere sono un bene pubblico, possa risarcire danni causati da ignoti che saranno tali fino a che le forze dell’ordine non avranno individuato i responsabili dell’inquinamento».

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