BASTIA UMBRA – Sono molto strani i concetti espressi dal PD per cercare di correggere il tiro su ciò che è stato scritto e divulgato attraverso il proprio sito web, con volantini e manifesti.
Contrariamente alla cultura della bugia, del giustizialismo e dello stravolgimento della realtà rimasta nel dna del PD, proveniente da una storia che non si cambia semplicemente modificando tre – quattro volte il nome, per noi e per la generalità dei cittadini, essere imprenditore o professionista non è sinonimo di malaffare. Quando uno di loro si impegna in politica non necessariamente lo fa per favorire gli interessi propri e dei suoi amici.
Screditare le persone ricorrendo alle insinuazioni per mettere in dubbio la loro moralità solo sulla base di equazioni infondate, del pregiudizio e di affermazioni ideologiche è un comportamento penalmente rilevante.
Invece, chiedere chiarezza e invocare il conflitto di interessi riferendo atti e verbali di consigli di amministrazione è cosa diversa, e a questo proposito basta ascoltare le registrazioni dei consigli comunali per sapere quante volte i consiglieri di Centrodestra, allora opposizione, hanno chiesto di essere querelati se le loro affermazioni erano ritenute infondate. Niente, nessuna querela è scaturita da quelle critiche. Forse perché era meglio impedire alla magistratura di approfondire certi argomenti?
Probabilmente per il PD e il Centrosinistra, solo i dipendenti pubblici o assimilabili possono occuparsi di politica e amministrare una città.
E’ un palese conflitto di interessi del Sindaco il fatto di essere proprietario dal 1994, insieme ad altri soci, di un’azienda che dà lavoro a più di quaranta famiglie ?
E’ conflitto di interessi se la stessa azienda dal 1994 è proprietaria di un terreno limitrofo alla fabbrica dove si intende realizzare un ampliamento per consolidare la propria posizione economica e quindi offrire alla città più posti di lavoro, il tutto nel rispetto della legge?
E’ conflitto di interessi se uno stimato e apprezzato dirigente di azienda presente a Bastia offre all’amministrazione comunale le sue competenze?
Si può invocare il conflitto di interesse perché l’azienda per cui lavora ha presentato al pubblico e non al Comune un ipotetico piano di recupero dell’area?
Si possono screditare le persone e l’Amministrazione affermando che Antonio Bagnetti dopo la sua ‘autosospensione’ ha continuato a percepire i compensi quando la legge dice chiaramente che ciò è impossibile?
Certe affermazioni che sono alla base di un processo alle intenzioni rivelano in coloro che l’hanno utilizzate una mentalità distorta dalla pratica pluriennale del potere e dell’amministrazione pubblica esercitata con metodi censurabili e già condannati dal voto popolare.
Bene fa, allora, Stefano Ansideri a difendere nelle sedi opportune la sua reputazione perché ognuno deve essere pronto a prendersi le proprie responsabilità politiche e personali.
Coordinamento Comunale
PDL Bastia Umbra
Non mi pare ci sia altro da aggiungere.
CHiarezza a tutto tondo.
Questa gente viene dal bolscevichismo che dicono di avere abbandonatoma che praticano per interesse personale
Vogliamo parlare di tutto quello che c’è stato dietro alla ex deltafina ??? Vogliamo scoprire i nomi degli scheletri dentro l’armadio ??? Pecci e company farebbero bene prima a risolvere i conflitti di interesse in casa loro … !!!!