L’attaccante del Bastia ha già battuto il suo record personale: «Ma adesso, nel rush finale, viene prima il risultato»
BASTIA – Se non è match ball, poco ci manca. La giornata che è appena passata in Eccellenza rischia di consegnare il campionato nelle mani del Bastia. La squadra di Rosario Scarfone ha violato, non senza qualche difficoltà, il campo del San Venano. Sfruttando al meglio il mezzo passo falso della Narnese, che a Nocera ha sbattuto su un Battistelli in giornata di grazia. Ironia della sorte, il portiere di Giulio Bordini è omonimo di quel Battistelli che invece a Bastia spesso fa la differenza. Come un altro suo compagno di squadra. Salvatore Pica, con la doppietta di domenica, regala ai suoi l’allungo probabilmente decisivo. E si fa un bel dono arrivando a quota 18 reti in campionato. Superato il suo precedente record di 17 realizzato proprio un anno fa con la maglia del Pierantonio.
«A questo punto spero di sfondare quota 20 – dice l’attaccante del Bastia – come gli anni che separano il Bastia dalla serie D. Ci facessimo entrambi questo regalo sarebbe una cosa fantastica». Più 5 a sei giornate dalla fine sulla Narnese. È stata la domenica decisiva? «Se è stata decisiva lo vedremo più avanti – prosegue il centravanti partenopeo – certamente ci mette in una posizione di grande favore. Cinque punti in più, tre gare da giocare in casa a partire dalla prossima con il Nocera. Diciamo che ora dipende tutto da noi.». Così come con il Gualdo, anche con il San Venanzo c’è voluto un finale thrilling per avere la meglio sull’avversario…: «Dopo la gara scialba di Collepepe, ci volevano un paio di prestazioni di un certo livello. Eccezion fatta per il fatto che sia con il Gualdo che con il San Venanzo siamo andati sotto, per il resto abbiamo giocato due buonissime partite. Dimostrando carattere e voglia di raggiungere il risultato. Specie a San Venanzo sembrava ormai finita. Invece siamo stati prima bravi a ribaltare lo svantaggio iniziale, e poi cercare la vittoria grazie ad una incursione di Romani proprio pochi minuti dopo il loro pareggio. Vogliamo regalare una gioia alla nostra società e ai nostri tifosi, che anche a San Venanzo ci hanno seguito numerosi come sempre». A proposito di tifo, si è ripetuto come nella gara di andata l’appuntamento conviviale prima della partita che ha unito le due tifoserie. Un bel messaggio che i sostenitori di Bastia e San Venanzo lanciano al mondo del calcio, vero? «Direi proprio di si. Anzi, di episodi del genere bisognerebbe vederne sempre di più la domenica. Prima si sta insieme. Allo stadio poi ognuno dalla sua parte a tifare i propri beniamini. Queste persone ci hanno dato un grande insegnamento il calcio deve unire, non dividere».
di SIMONE MAZZUOLI
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