Eccellenza – Il tecnico Scarfone torna da ex a San Venanzo e le tifoserie brindano a tavola
PERUGIA – La lotta al vertice del campionato di Eccellenza vede sempre più che mai protagonista il Bastia. La squadra di Rosario Scarfone se l’è vista brutta nell’ultimo turno di campionato con il Gualdo. Poi con un secondo tempo gagliardo è riuscita a ribaltare lo svantaggio iniziale, tanto da preservare la vetta del torneo dagli attacchi della Narnese. Ora all’orizzonte c’è un altro turno importante. Questavolta in trasferta con il San Venanzo. Proprio la ex squadra di Scarfone. Che l’anno scorso portò per la prima volta nella sua storia in Eccellenza.
«Non posso non provare un pizzico di emozione nell’affrontare la mia ex squadra – dice Scarfone – è stata una parentesi importante della mia carriera. Oltre i risultati che sono stati di un certo livello, conservo un bel ricordo di tutti”. Una salvezza in extremis, subentrato in corsa nel campionato di Promozione di due anni fa, e poi la splendida cavalcata la stagione scorsa nell’ anno in cui il San Venanzo per la prima volta ha meritato la partecipazione al torneo di Eccellenza. «Il ricordo più bello che ho di quella esperienza – continua Scarfone – è proprio il giorno della promozione. Ho tante immagini nella mia testa impresse. Le urla di giubilo. Gli abbracci. A San Venanzo ho avuto l’opportunità di lavorare come voglio io. Con grande professionalità e disponibilità da parte di tutti. Vedere cha anche in questa stagione stanno facendo bene è una soddisfazione anche per il sottoscritto».
Sarà senza dubbio una gara non facile, vero?
«Sicuramente sì, come tutte del resto. Questa in particolare mi preoccupa perché affrontiamo una squadra in grande salute. Vengono da 10 risultati utili consecutivi. Sappiamo bene quale deve essere il nostro obiettivo. Chi mi preoccupa? Benché il San Venanzo ha tra le sue fila giocatori di grande spessore, è il gruppo intero che merita rispetto. Perché questa squadra i risultati li conquista grazie al sacrifico e al gioco che l’undici di Carli riesce a mettere in campo. E vero poi che ci sono elementi come Costanzo, Fusco e Bicchieraro che è meglio seguire bene e lasciargli meno spazio possibile. Però il San Venanzo, per batterlo, bisogna superarlo nel concetto di squadra».
È un momento delicato della stagione. Domenica scorsa c’è stato un momento in cui la Narnese vi aveva ripreso. Voi stavate soccombendo con il Gualdo, mentre la squadra di Otello Trippini si era portata in vantaggio contro l’Angelana. Inizia a pesare la classifica? «La graduatoria non ci dà pressioni. Il calcio è fatto di episodi. Ribaltare il risultato con il Gualdo non era facile. Nella sfortuna, siamo stati anche fortunati. Perché ad un certo punto potevamo vedere i nostri avversari raddoppiare e invece abbiamo trovato il pari. Nella ripresa è stata un’altra partita e ci siamo aggiudicati i tre punti».
All’andata ci fu un bel episodio tra le tifoserie che stettero insieme a pranzo. Sa di qualche iniziativa curiosa anche in questa trasferta? «So che i ragazzi dei Mad Boys si stanno organizzando per andare a far visita ad una tifoseria gemellata come quella del San Venanzo. Ci sarà sicuramente qualche iniziativa simpatica. Sono cose che fanno bene al calcio. Sarebbe bello vederne di più di questi episodi. Non come i divieti di seguire la propria squadra del cuore che si sono visti anche di recente nelle nostre categorie».
di SIMONE MAZZUOLI

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